Calano i giovani che consumano sostanze stupefacenti, e la diminuzione riguarda tutti i maggiori tipi di droga.
Lo rileva la Relazione annuale al Parlamento 2011, presentata oggi a Palazzo Chigi, che conferma la tendenza generale al ribasso nei consumi di droga già registrata l'anno scorso e pone sempre hashish e marijuana in testa alle preferenze giovanili. I ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni - lo studio ha riguardato 35 mila giovani - che hanno consumato eroina almeno una volta negli ultimi 12 mesi sono lo 0,6%, contro lo 0,8% della precedente rilevazione; quelli che hanno usato cocaina sono il 2,1% (2,9%); cannabis 18,2% (18,5%); stimolanti - amfetamine - ecstasy 1,3% (1,7%); allucinogeni 2,3% (2,7%).
I consumi sono quindi calati del 25% per quanto riguarda l'eroina, del 27,6% la cocaina, l'1,6% la cannabis, il 23,5% gli stimolanti e il 14,8% gli allucinogeni. La cannabis è sempre superstar, e il 12,9% dei ragazzi può essere considerato consumatore abituale, avendola assunta negli ultimi 30 giorni. I consumi di hashish e marijuana aumentano con il crescere dell'età dai 15 ai 19 anni, e il maggior consumo è rilevato tra gli studenti 19enni. Più basse le percentuali dei giovani consumatori abituali delle altre sostanze: 0,5% per l'eroina, 1,3% cocaina, 0,8% stimolanti, 1,4% allucinogeni.
Diminuiscono le persone che hanno bisogno di trattamento per la dipendenza da droga, mentre aumentano le richieste di cura ai Sert, i servizi pubblici per le tossicodipendenze. I tossicodipendenti con bisogno di trattamento sono circa 338.425, erano 393.490 nel 2009. Di questi, 218.425 per eroina e circa 120.000 per cocaina. Solo il 55% di queste persone è in cura. In totale, le persone in trattamento presso i Sert nel 2010 sono state 176.430. Ma la richiesta è comunque in aumento: i soggetti che hanno chiesto per la prima volta di curarsi sono stati 35.597 nel 2010, +4,7% rispetto al 2009. L'età media dei nuovi utenti dei Sert è circa 31 anni, con un arrivo sempre più tardivo rispetto agli anni precedenti: ciò significa che vi è un aumento del tempo prima della cura, con tutti i rischi che ne conseguono e quindi un arrivo sempre più tardivo ai servizi. Le sostanze maggiormente utilizzate da chi si rivolge ai Sert sono l'eroina (70,1%), la cocaina (15,2%) e la cannabis (9,2%), con un incremento nell'ultimo anno degli utenti in trattamento per uso di eroina (+1,2%), mentre vi è una diminuzione degli utenti in trattamento per uso di cocaina (-0,3%).
Continua la tendenza alla diminuzione dei decessi per overdose; in calo anche i ricoveri, ma con un aumento di quelli per cannabis. La mortalità legata alla droga è diminuita del 22,7% tra il 2009 e il 2010: nell'ultimo anno i decessi sono stati 374, erano più di mille nel 1999. E il decremento è maggiore nel nostro Paese rispetto al trend europeo e si evidenzia anche un aumento dell'età media delle persone al momento del decesso. La regione più critica continua ad essere l'Umbria, con un tasso medio di mortalità per droga ancora in aumento e 5 volte superiore alla media nazionale. In calo anche i ricoveri legati al consumo, -7,4%, con una diminuzione pari a 1.913 ricoveri rispetto al 2008. Da notare la diminuzione dei ricoveri per uso di cocaina (-21,2%) e di eroina (-14,4%), mentre si segnala un aumento dei ricoveri per uso di cannabis (+1,2%).
Diminuiscono gli ingressi in carcere di persone con problemi di droga: nel 2010 sono stati 24.008, mentre nel 2009 erano stati 25.180, con una riduzione quindi del 4,7%. E' diminuita anche la percentuale di ingressi di assuntori occasionali o abituali di droga, con o senza dipendenza, sul totale degli ingressi negli istituti penitenziari, passata dal 29% del 2009 al 28%. Il numero di persone che hanno beneficiato degli affidamenti in prova è aumentato del 24,9%, essendo passati dai 2.022 nel 2009 ai 2.526 del 2010. La popolazione dei tossicodipendenti in carcere è quasi esclusivamente di genere maschile, in prevalenza di nazionalità italiana, con un'età media di circa 33,8 anni.
Fonte: tiscali
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