Per una società sempre più on-line che si sente autorizzata a spingersi oltre quello che dovrebbe perché tra un insulto e una “vittima” c’è un monitor a separarli, arriva un strumento di controllo direttamente da casa Google. Purtroppo, è nata questa necessità, perchè la lotta nella rete non si riduce solo alle bufale, ma anche al linguaggio violento, gli insulti e i disturbatori in rete. Perspective è una tecnologia già dal New York Times e Wikipedia. Nello specifico aiuta i media ad individuare i commenti violenti alle notizie on-line. Da oggi è disponibile gratuitamente in inglese ed è innanzitutto rivolta agli editori.
Perspective, sfrutta il machine learning, una forma di intelligenza artificiale, che analizza i commenti degli utenti e assegna loro un punteggio chiamato di tossicità. Spetterà poi agli editori decidere come usare queste informazioni, un esempio potrebbe essere quello di scegliere di eliminare i commenti ritenuti, appunto, tossici.
Già Twitter ha rafforzato la lotta a troll e abusi, ad esempio rendendo più difficile l'iscrizione con un nuovo profilo agli utenti già sospesi. Instagram ha introdotto dei filtri anti-bulli e provocatori on-line. Facebook, ha una policy di condanna alle minacce e all'incitazione all'odio.
Quindi la catena dei social sta adeguando le proprie politiche per evitare, possibimente sul nascere, episodi di incitazioni ed esempi negativi, per una società sempre più in rete, in cui i giovani sono la fascia più presente.
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