incendio compattatore

Palermo, principio d'incendio su compattatore in via Indovina: avviate le operazioni di messa in sicurezza

Stamattina, intorno alle 7, un compattatore ha rischiato di incendiarsi in via Indovina a causa della presenza di batterie al litio tra i rifiuti. Pronto l'intervento dell'equipaggio, che ha evitato il peggio scaricando il contenuto su strada.
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Pubblicata il: 18/04/2025 - 11:26
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“Ancora una volta siamo riusciti a evitare il peggio grazie alla prontezza di riflessi dei dipendenti Rap, ma non si può giocare così con la vita delle persone”. È duro il commento del presidente della Rap, Giuseppe Todaro, davanti all’ennesimo episodio che ha coinvolto operai e mezzi aziendali. 

Stamattina, infatti, a causa della presenza di batterie al litio scaricate illecitamente all’interno di alcuni cassonetti, un compattatore ha rischiato di incendiarsi. È successo, intorno alle 7, durante le attività di raccolta in via Indovina angolo via Li Bassi, al Villaggio Santa Rosalia. L’autista e l’operaio addetto alla raccolta hanno visto fuoriuscire del fumo all’interno del mezzo e tempestivamente hanno provveduto a scaricare i rifiuti su strada per evitare il peggio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno appurato la presenza di batterie al litio. Gli operai, avvertendo tempestivamente i vertici dell’azienda, hanno avviato tutte le operazioni necessarie a mettere in sicurezza persone, mezzi e viabilità. La strada non è stata chiusa al traffico, ma sarà oggetto in queste ore di una pulizia straordinaria per rimuovere i rifiuti travasati a terra. Un episodio simile era avvenuto due giorni fa a Brancaccio, in via Pecoraino, dove tra i rifiuti erano state trovate delle batterie al litio che erano esplose causando anche in quel caso un principio d’incendio.

“Gettare batterie al litio nei normali cassonetti dei rifiuti – dice il presidente della Rap Giuseppe Todaro – è un atto di grave irresponsabilità oltre che di inciviltà. Questi dispositivi contengono materiali altamente reattivi e infiammabili che, se danneggiati o schiacciati durante la raccolta e lo smaltimento, possono innescare incendi pericolosissimi, mettendo a rischio gli operatori ecologici, i cittadini e anche le aree circostanti. Oltre ai danni significativi ai mezzi – continua Todaro – potrebbero danneggiare l’impianto TMB di Bellolampo durante il pretrattamento dei rifiuti. Ed è assurdo se si pensa che le batterie, come buona parte dei rifiuti speciali, possono essere conferite correttamente presso i Centri comunali di raccolta presenti in città, che offrono il servizio di ritiro gratuito”.

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Fonte: Rap

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