Sfide e opportunità per le imprese dell’agroalimentare italiano al centro dell’VIII Incontro con il Territorio del ‘Comitato Leonardo’ a Catania. Puntare sull’export, in particolare verso i nuovi mercati emergenti in cui sono in crescita ricchezza procapite e domanda di beni di consumo di qualità; agire in un’ottica di filiera per fare sistema sui mercati internazionali; investire in innovazione tecnologica e valorizzare i vantaggi competitivi del territorio, trasformandoli in asset industriali. Sono questi gli elementi chiave per il rilancio dell’industria agroalimentare italiana, secondo quanto è emerso oggi all’incontro su “Tecnologia, innovazione e marketing: le sfide per una nuova agroindustria” organizzato dal Comitato Leonardo in collaborazione con A.A.T Oranfresh presso la sede dell’azienda catanese e il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia. Evento che si inserisce nell’ambito degli incontri territoriali che il Comitato organizza periodicamente in collaborazione con aziende associate, il cui obiettivo è quello di favorire il confronto tra le imprese del territorio e le istituzioni locali e nazionali.
All’incontro, presieduto dal Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, hanno partecipato rappresentanti del mondo istituzionale e industriale nazionale e locale, tra cui il Sindaco di Catania Enzo Bianco, il Direttore Generale per l’Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico Pietro Celi, il Presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone, il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, il Vice Presidente di Confindustria Ivan Lo Bello. È seguita una tavola rotonda a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo politico ed accademico siciliano. Al termine dei lavori si è svolta una visita al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, società consortile che ha la missione di accrescere la competitività del territorio attraverso le attività di ricerca, innovazione, di trasferimento tecnologico e la diffusione della cultura della qualità e la formazione specialistica.
“Abbiamo voluto dedicare questo incontro al settore agroalimentare perché è uno dei pilastri della nostra industria manifatturiera, secondo solo alla meccanica, apripista del Made in Italy nel mondo con un export pari a 32 miliardi di euro nel 2012”, ha dichiarato Luisa Todini. “Le imprese siciliane rappresentano una voce importante all’interno del settore, e si dimostrano consapevoli dell’importanza di proiettarsi sui mercati internazionali: le esportazioni complessive della Regione sono cresciute del 21,5% rispetto al 2011, e nell’agroalimentare si è registrata, nei primi sei mesi del 2013, una crescita dell’export pari al 7%, come evidenziano i dati ICE. Questo territorio è ricco di produzioni di qualità: 28 prodotti IGP e DOP sui 252 dell’Italia sono di origine siciliana, un grande potenziale per l’industria locale” ha aggiunto. “L’Italia, e la Sicilia in particolare, sono terre di filiera naturale.
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