Negli ultimi anni la Sicilia ha fatto progressi, ma ha molto potenziale ancora inespresso: questo il bilancio del 23° rapporto annuale di Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica), presentato ieri a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
“L’incremento del 16,1% della raccolta di carta e cartone in Sicilia, registrato nel 2017, ci dice che siamo sulla giusta strada”. Lo dice Gaetano Rubino, presidente di Assopirec, associazione che raggruppa numerose piattaforme di recupero in Sicilia, commentando i dati del rapporto. Dai dati Comieco si può osservare una crescita sensibile della percentuale di carta e cartone raccolti in Sicilia: si è passati dalle 95.654 tonnellate del 2016 alle 111.051 del 2017, con un valore che oggi si attesta al 22%. "Questo vuol dire che molto è stato fatto, ma che ancora molto c’è da fare - spiega Rubino -. L’Isola, infatti, ha ancora enormi potenzialità, perché i margini di crescita sono ampi. Basti pensare che la media nazionale, con il 42%, è superiore di ben 20 punti.
E infatti c'è spazio anche per gli aspetti negativi: la Sicilia è ultima per raccolta differenziata media pro capite, con 22 kg; un dato piuttosto deludente in confronto all'eccellenza dell'Emilia Romagna, prima con ben 86,8 kg. “Le quantità raccolte sono destinate ad aumentare - conclude Rubino su quanto ottenuto finora - anche grazie alle disposizioni dettate dalla Regione Siciliana ai comuni e a quelle previste nel nuovo Piano per la gestione dei rifiuti, che puntano sulla raccolta differenziata. Uno scenario rispetto al quale le piattaforme di recupero sono già pronte e che consentirà di ridurre i conferimenti in discarica, nonché l’impatto ambientale dello smaltimento”.
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