Le spese 'fisse' per tasse, bollette, affitti erodono sempre più il reddito delle famiglie. Ma Natale é sempre Natale. Nonostante le difficoltà gli italiani si preparano così a 'spendere' 18 miliardi di euro, circa 750 euro a famiglia, mettendo in conto circa la metà della 'tredicesima' per festeggiare. Tra cenoni e doni sotto l'albero la Confcommercio stima così per il Natale 2007 consumi in linea con quelli dell'anno scorso, con circa la metà della spesa dedicata ai 'doni' - con maggiori preferenze per prodotti tecnologici e alimenti a discapito di libri e vestiti - mentre un 40% andrà ai cenoni ed ai brindisi e solo un 13% sarà destinata ad acquisti di abbigliamento, scarpe o pelletteria.
L'associazione dei commercianti ricorda che le famiglie italiane devono fare i conti con "un aumento delle spese fisse e delle tasse" che ha visto questa voce passare da un peso del 20% del 1970 all'attuale 28% sui bilanci familiari. E mette in luce che anche quest'anno "in linea con quelli scorsi" i consumi rimarranno "deboli". Ma l'Italia - ribadisce - non rinuncerà ai festeggiamenti. E così a fronte di un monte tredicesime di 51 miliardi lordi (+2,9% sull'anno scorso) per le famiglie a reddito dipendente, circa 14 miliardi 'sfumeranno' in imposte e contributi mentre i rimanenti 36,6 miliardi saranno destinati in parte (11,8 miliardi) al risparmio, per 7,5 miliardi (pari a oltre il 20% del totale) al pagamento di spese una tantum come canone tv o bollo auto, mentre il restante andrà allo shopping natalizio (14 miliardi) nonché a viaggi, vacanze e cenoni fuori casa (3,4 miliardi).
"Le retribuzioni da lavoro dipendente e le pensioni hanno teoricamente migliorato in questi ultimi anni il proprio potere d'acquisto" crescendo "anche più dell'inflazione", rileva Confcommercio sottolineando però che "le famiglie risultano gravate da un livello troppo elevato delle spese obbligate tra affitti, utenze, spese per trasporti e carburanti e dall'aumento dei costi del credito al consumo, dei mutui che hanno ulteriormente compresso il reddito disponibile in seguito all'aumento dei tassi". Sotto l'albero del Natale 2007 - prevede ancora Confcommercio - ci saranno, rispetto all'anno scorso, più elettrodomestici, radio-tv e registratori (+0,5%) prodotti casalinghi e per l'arredamento (+0,4%) a discapito di abbigliamento, calzature, pelletteria, libri e giornali. "Effetto Natale" anche per alimentari e bevande i cui consumi sono attesi salire, in valore, dello 0,4% rispetto all'anno scorso: un settore che - si ricorda - è "da mesi caratterizzato da una sostanziale stagnazione" e che per le prossime festività è atteso registrare un 'apprezzamento' sul fronte dei pacchi-dono, in particolare quelli di prodotti tipici, mentre sul fronte dei prezzi le attese sono per "una sostanziale stabilità".
Nonostante, infine, una tendenza a ridimensionare le spese per i viaggi - legata "all'aumento dei costi delle famiglie per la gestione della casa" - tra le mete più gettonate restano i mari esotici (dal Messico alle Maldive o il Mar Rosso) mentre le scelte per una settimana bianca in Italia si dovrebbero mantenere sui livelli dell'anno scoro (in crescita invece le opzioni per le cime d'oltralpe) così come le capitali europee. Un 'boom' potrebbe riservare invece New York. Complice l'effetto cambio la Grande Mela potrebbe infatti tradursi in una meta ambita, anche per lo shopping a stelle e strisce.