Lunedì 29 luglio 2013, davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo, in occasione del sit-in “Nessuno è più uguale degli altri”, si terrà un FLASH MOB per esprimere solidarietà al pm Nino Di Matteo a seguito delle pesanti e ripetute minacce ricevute. Il flash mob consisterà nello sdraiarsi a terra, dopo un segnale acustico, rimanere immobili per due minuti, simulando la morte in seguito ad un attentato. Ad un secondo segnale acustico, i partecipanti potranno rialzarsi. Infine, con un megafono sarà pronunciata la frase “Noi stiamo con Nino Di Matteo”, a seguito della quale partirà un lungo applauso, forte e diretto come uno schiaffo sul volto dei mafiosi, siano essi travestiti o meno da politici.
Lo scopo è quello di trasmettere un messaggio chiaro. Citando Saverio Lodato: “Palermo e l'Italia non possono permettersi un altro Giovanni Falcone. Non possono permettersi un altro Paolo Borsellino. Se, malauguratamente, dovesse accadere qualcosa a Nino di Matteo e/o ai suoi colleghi che indagano e hanno indagato sulla Trattativa, avremmo la definitiva prova del nove che Stato e Mafia sono la stessa cosa”. Nino di Matteo non si tocca, così come tutti i suoi colleghi magistrati che stanno indagando in nome della verità. Dovranno ucciderci tutti.
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