Palermo ha visto fondare, crescere e prosperare un’azienda di informazione e comunicazione, l’Almaviva, fondata da un palermitano.
Col tempo tale azienda ha assunto grandi proporzioni diffondendosi in Italia e all’estero e impiegando ben quarantacinquemila persone.
In Sicilia - e particolarmente a Palermo - ha usufruito abbondantemente di vari incentivi regionali per l’occupazione e di varie agevolazioni legate a incidenze politiche ed elettorali. Ora lamentano diminuzione di commesse e d’incassi, e annunciano, anzi attuano, licenziamenti a migliaia. E sarebbero migliaia e migliaia le persone senza lavoro, con famiglie distrutte e bambini alla fame.
E intanto la vertenza Almaviva Palermo non si è conclusa, e sono 60 i lavoratori ancora in bilico tra il licenziamento e il trasferimento a Rende perché rimasti fuori dal passaggio dalla commessa Enel ad Exprivia.
"Abbiamo chiesto nei giorni scorsi un incontro al Mise, al vice ministro Bellanova, al sindaco di Palermo Orlando e al presidente della Regione siciliana Crocetta e ancora non siamo stati convocati" dice la Slc Cgil Palermo, che sollecita "le istituzioni territoriali e nazionali affinché si prendano carico di risolvere la vertenza". "Non possiamo aspettare oltre - avvertono le parti sociali -: i lavoratori non possono essere tenuti in questa incertezza, tanto più che si è individuato già un percorso per la vertenza di Roma e Napoli".
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