La Compagnia Figli d'Arte Cuticchio narrerà della storia di Santa Rosalia. Gli appuntamenti sono: sabato 9 e domenica 10 Luglio, ore 18,30; giovedì 14 Luglio, ore 11,00; sabato 16 e domenica 17 Luglio, ore 18,30. Lo spettacolo dell’Opera dei Pupi, presso il Teatro dei Pupi “Santa Rosalia” (via Bara all’Olivella 95),diretto da Giacomo Cuticchio, racconterà fatti e avvenimenti di una Palermo araba liberata dai normanni al comando di Ruggero d'Altavilla. Rosalia, figlia del nobile Sinibaldi di Palermo e della sorella del conte Ruggero è costretta dai genitori e dallo zio Ruggero a sposare il nobile cavaliere Balugino, anche se la fanciulla è molto devota a Gesù. Mentre, rassegnata, si prepara alle nozze, le appare la figura del Cristo crocifisso. Decide dunque di abbandonare la corte, rifiutare il prestigioso matrimonio e ritirarsi in eremitaggio.
Passano quattro secoli. È il 1625 e Palermo è martoriata dalla peste. Il saponaro Vincenzo Bonelli, meglio conosciuto come il cacciatore, disperato per avere perduto la giovane moglie a causa dell’epidemia, si avventura con il cane e il fucile sul Monte Pellegrino nella speranza di procurare del cibo per i suoi bambini. Qui gli appare Rosalia, che lo conduce verso una grotta e gli chiede di riferire all’Arcivescovo Doria che le ossa lì riposte appartengono a lei e che se queste sarebbero state condotte in processione per la città, la peste sarebbe cessata. Il Bonelli è contagiato dalla peste, come la Santa gli aveva predetto, e in punto di morte racconta la sua esperienza al confessore. Le autorità ecclesiastiche, colpite dal suo racconto, dispongono lo svolgimento della processione. Al passaggio delle ossa di Rosalia gli ammalati guariscono sotto gli occhi di tutti e il contagio si arresta. Info e prenotazioni: 091 323400
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