Il 2 giugno 1946 gli italiani, e per la prima volta anche le italiane, furono chiamati alle urne per decidere se l'Italia dovesse rimanere una monarchia o se essa dovesse essere sostituita dalla repubblica. Vinse quest’ultima con il 52% dei voti e dopo ben 85 anni di regno l’Italia il nostro Paese divenne una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, così come recita il primo articolo della sua Costituzione.
Oggi è tutto pronto per la tradizionale parata ai Fori Imperiali, a Roma, impreziosita dal ritorno dell’esibizione aerea delle Frecce tricolori in onore del 68esimo anniversario della Festa nazionale civile italiana.
Simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui venne firmata la dichiarazione d'indipendenza del 1776), il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani.
Le ambasciate italiane di tutto il mondo tengono un festeggiamento cui sono invitati i capi di Stato del Paese ospitante e da ogni Nazione arrivano al nostro Presidente della Repubblica gli auguri degli altri capi di Stato.
Previste nelle principali città italiane le tradizionali celebrazioni, che quest’anno saranno improntate a criteri di particolare funzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegna militare, sia per i caratteri che assumerà l'incontro in Quirinale con i rappresentanti del corpo diplomatico di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile.
Alle 9.15 all’Altare della Patria a Roma verrà deposta la corona d’alloro presso la tomba del Milite Ignoto e a seguire alle 10 la sfilata della Rivista Militare alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti del Parlamento e del Governo, del corpo diplomatico e delle massime autorità civili, religiose e militari. Lo spettacolare sorvolo della pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare, che l'anno scorso era stato tolto dal programma della manifestazione, arricchisce il valore solenne della sfilata.
"In questo contesto - afferma il presidente Giorgio Napolitano - la Rivista Militare del 2 giugno, che vedrà sfilare insieme lungo i Fori Imperiali formazioni armate e rappresentanze della Protezione Civile, del Servizio Civile Nazionale, dei vigili del Fuoco e della Croce Rossa, lungi dall'essere un'anacronistica esibizione muscolare, è un giusto segno di attenzione che l'Italia rende ai quei tanti uomini e donne che ogni giorno servono il Paese per garantire la nostra sicurezza, lo rappresentano con onore nelle missioni internazionali di pace e intervengono, in ogni emergenza, per il soccorso alle popolazioni".
Nel pomeriggio, i giardini del Quirinale, dalle 15 alle 19 saranno aperti al pubblico, seguiranno poi i complessi bandistici dell'Aeronautica Militare, della Marina Militare, della guardia di Finanza, dell'esercito italiano, della polizia di Stato e dell'arma dei Carabinieri, i quali eseguiranno brani da concerto originale per banda, arrangiamenti di brani dal repertorio classico e colonne sonore.
In occasione dei festeggiamenti centinaia di città organizzano manifestazioni, parate e particolari iniziative. E anche Palermo si unisce agli omaggi per la Repubblica.
Alle 10, in piazza Vittorio Veneto, alla presenza del generale di corpo d'armata Corrado Dalzini, comandante della regione militare Sud, la celebrazione avrà inizio con la cerimonia dell'alzabandiera e a seguire, la tradizionale deposizione di una corona d’alloro in omaggio ai caduti. Gli onori militari saranno resi dalla fanfara del 12 battaglione carabinieri Sicilia e da un plotone di formazione composto da una rappresentanza di tutte le forze armate e corpi armati dello Stato. Alle 10.30, alla caserma Rosolino Pilo, una delle sedi del comando regione militare sud, il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, consegnerà le onorificenze al merito della Repubblica italiana.
Musei comunali aperti al pubblico, ed eccezionalmente per l’occasione, visite guidate al Teatro Massimo con orario ordinario 9.30 – 17.00.
Una giornata di orgoglio nazionale, d’importante unione collettiva e di ricordo delle grandi personalità che nella Storia hanno reso grande il nome dell’Italia, cui è forse d’obbligo oggi guardare in tempi così fragili, faziosi e inconcludenti.
Ti potrebbe interessare?
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti