Con l'assalto alle caserme si e' ''tentato di condizionare i pubblici poteri dello Stato''. E' un altro degli elementi indicati dal gip Enrico Imprudente nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Saverio Candamano e di Claudio Gugliotti due dei quattro tifosi arrestati a Roma per cui a procura ha ipotizzato le finalita' di terrorismo.
AMATO, SE CI SARANNO ALTRI DISORDINI REAGIREMO
"Ci aspettiamo un funerale tranquillo. Le aspettative per il dopo-funerale sono un punto interrogativo". Nel caso ci fossero ulteriori "disordini" la scelta del governo "non sarebbe quella dell'altra sera", cioé un semplice contenimento della situazione, ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato. Il ministro ha confermato che "c'é un piano sicurezza". Quindi ha spiegato che "nel caso avvenissero disordini come quelli dell'altra sera, la scelta non sarebbe quella dell'altra sera che - ha sottolineato - aveva una sua specificità. Era il giorno della morte di questo ragazzo e le forze di polizia decisero di evitare lo scontro fisico e di limitarsi a difendere le sedi. Oggi la scelta non sarebbe questa...". Ai giornalisti che gli chiedevano quale sarebbe allora in sostanza la scelta del governo, Giuliano Amato ha replicato: "La scelta si vedrà, dipende da quello che accade".
PRODI, LINEA DURA? CONCORDATA CON AMATO
''La linea Amato e' una linea concordata e, soprattutto, e' una linea condivisa dal governo''. Lo ha detto il premier Romano Prodi ad Alghero ai giornalisti che gli chiedevano se la ''linea dura'' decisa dal ministro degli Interni Giuliano Amato contro le violenze degli ultras fosse una linea decisa dal governo.
PER L'AGENTE FORSE PRESTO L'ACCUSA DI OMICIDIO VOLONTARIO
''Non si spara, la pistola e' l'estrema ratio, e' stato un gesto di follia'': lo ha detto ai giornalisti il procuratore capo di Arezzo Ennio Di Cicco aggiungendo che relativamente all'agente della polizia stradale ''non sussistono pericoli di fuga''. ''Per adesso - ha aggiunto - e' omicidio colposo, ma da un momento all'altro potrebbe diventare volontario. Ci sono due testimoni chiave nella vicenda ed entrambi escludono che l'agente sia inciampato''. Uno dei due testimoni - ha spiegato il Procuratore - era sulla macchina della vittima, ed ha riferito di aver visto l'agente sparare ad altezza d'uomo. La stessa cosa, secondo il magistrato, hanno confermato gli altri che stavano sull'altra corsia. "Un atteggiamento del genere, ha concluso, sarebbe stato imperdonabile anche se fosse stata fatta una rapina''.
A ROMA L'ULTIMO ADDIO A GABRIELE
ROMA - Migliaia di persone hanno partecipato a Roma ai funerali di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso domenica. La parrocchia di San Pio X alla Balduina era stracolma all'inverosimile. Tra le 1.500 e le 2.000 persone all'interno ed almeno il doppio fuori, secondo alcune stime.
"Chiediamo giustizia, verità e presto. E lo chiediamo alle istituzioni qui presenti", ha detto il parroco, don Paolo Tammi, nell'aprire l'omelia, accolta da un applauso. Il religioso si è rivolto direttamente anche agli amici di Gabriele chiedendo "di fermare la violenza. Il calcio con questa tragedia c'entra ben poco".
Di inusuale rispetto ad un funerale con tale partecipazione è stata la mancanza assoluta delle forze dell'ordine visibili in piazza. "Con questo omicidio non è stata spezzata una sola vita, la sua, ma quattro quelle di tutta la sua famiglia", ha detto trattenendo a stento le lacrime il fratello di Gabriele Sandri, che dopo il rito religioso ha preso la parola insieme con il suo amico del cuore per l'ultimo saluto a Gabbo. Poche parole per ricordare il suo "piccolo grande uomo". Il fratello Cristian ha concluso il suo breve discorso chiedendo "a Gabriele la forza per andare avanti e per portare a termine la cosa a cui tiene in questo momento: "renderti la giustizia che meriti". Un lungo pianto ha quindi lasciato il posto al silenzio e ad un applauso interminabile dopo le parole del giovane avvocato.
Applausi, lacrime, cori da stadio e saluti romani hanno salutato l'uscita del feretro. Almeno una decina di giovani ha alzato il braccio e teso la mano in direzione della bara. Una voce isolata di una persona ha gridato "polizia bastarda" ma la folla l'ha zittito con numerosi fischi. Altri fischi sono stati rivolti ad alcuni fotografi e poi è partito l'Inno di Mameli da tutta la piazza. La gente pero' ha gridato "giustizia, giustizia" per due volte, per
alcuni secondi.
ABBRACCIO TRA TOTTI E LA FAMIGLIA DI GABRIELE
Un lungo, commosso abbraccio nella chiesa tra i genitori di Gabriele Sandri e il capitano nella Roma Francesco Totti. Insieme a Totti ha reso omaggio alla famiglia anche Luciano Spalletti.
CENTO ULTRAS IN CORTEO A ROMA
Un centinaio di tifosi ultras al termine dei funerali di Gabriele Sandri ha organizzato un corteo che attraversando via Delle Medaglie d'Oro, nel quartiere Balduina, e' arrivato fino alla curva Nord dell'Olimpico. "Passiamo dove ci pare", è stato lo slogan scandito dai tifosi al passaggio davanti alla sede del Coni dove stazionavano alcune camionette della polizia e agenti in tenuta antisommossa. Il corteo era passato anche davanti al palazzo di giustizia anche questo presidiato dalle forze dell'ordine.