La violenza contro gli animali è da sempre un problema che attanaglia la nostra società. Una società che si definisce civile e progredita, ma nella quale poi continuano a verificarsi episodi di una crudeltà inaudita e barbarie inimmaginabili.
La cronaca siciliana ci racconta in questio giorni nell'ennesimo fatto che lascia letteralmente senza parole, e di fronte al quale non si può far altro che provare un forte senso di rabbia e un grande desiderio di giustizia.
La vicenda è accaduta due giorni fa a Racalmuto, piccolissimo comune in privincia di Agrigento. Qui un cane randagio è stato fatto esplodere con un petardo in bocca. Sono stati i carabinieri a ritrovare il povero animale, avvertiti da una telefonata.
Il fatto è avvenuto in via Hamilton, dove i militari del Comando Stazione di Racalmuto, hanno visto una lunga scia di sangue e dopo averla seguita hanno trovato l'animale.
Il cagnolino si era allontanato per rifugiarsi in un luogo ancora più buio e isolato della periferia. Lì vicino un bar: qualcuno dice di aver sentito il botto del petardo, altri invece di aver visto qualcuno. Ma come spesso avviene in questi casi, nessuno parla e l'omertà regna sovrana.
Secondo quanto ricostruito da Gea press, l'agenzia di stampa animalista che ha dato notizia dell'accaduto, il cane si trovava a terra ancora vivo, sfigurato e agonizzante, quando i carabinieri si sono recati sul posto segnalato. Si trattava di un maschio adulto, di media taglia e di colore chiaro.
Il grosso petardo, di tipo bengala, gli è stato piazzato in bocca, forse dopo che l'animale è stato attirato con del cibo. E' probabile che si sia trattato di una "bravata", di uno scherzo, di un modo per passare il tempo; a compiere il terribile gesto potrebbe essere stato un gruppo di ragazzini del luogo.
I veterinari dell'Asp di Agrigento hanno subito soccorso il cane, ma per il povero animale non c'è stato nulla da fare e dopo un'agonia durata diverse ore sono stati costretti ad abbatterlo.
Non si tratta del primo episodio del genere avvenuto a Racalmuto. C'è chi ha ricordato altre bravate, come una volpe portata già morta in una piazza del paese e bruciata.
Adesso indagini sono in corso per trovare i colpevoli, chiunque essi siano. Si tratta di un fatto troppo grave perchè possa passare inosservato o impunito. Ci auguriamo che i carabinieri scovino al più presto i responsabili e che siano puniti nel modo più giusto. La violenza sugli animali è intollerabile.
Fonte: Redazione palermomania.it
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