A Palermo si discute da tempo della poca disponibilità idrica e della possibilità di imbottigliare l’acqua delle sorgenti di Scillato con il marchio del Comune di Palermo e dell’Amap. “E’ da tanto tempo che cerchiamo di realizzare questa idea - dice Maria Prestigiacomo, presidente dell’Amap – che secondo noi, con un investimento limitato potrebbe diventare un veicolo di promozione del marchio di un’acqua pregiatissima che risalterebbe il Comune di Palermo. Non solo, ma sarebbe anche una fonte di ricavi da reinvestire nella manutenzione ordinaria delle reti idriche e delle fognature. Una soluzione che l’Amap ha già studiato da qualche anno, con un progetto menzionato anche nel piano industriale pluriennale 2016-2018”.
Un’idea quella dell’Amap che non è stata gradita né a gruppi della maggioranza come Sinistra Comune, che ha presentato un emendamento per modificare lo statuto, né alle opposizioni. “L’acqua è un bene pubblico e le aziende che forniscono servizi pubblici non possono perseguire la logica del profitto - ribatte Barbara Evola, consigliera di Sinistra Comune. - Inoltre, una recente direttiva europea fa riferimento espresso all’introduzione di misure per limitare l’uso di bottiglie nella distribuzione”. Anche Ferrandelli si ribella: “Milioni di italiani con un referendum hanno difeso l’acqua pubblica e non consentiremo di certo che nell’area metropolitana di Palermo si deroghi alla democrazia. Nessuna società può avere autonomia gestionale e decisionale”.
Ma è di oggi la notizia che il consiglio comunale di Palermo ha bocciato l’emendamento Sinistra comune che eliminava dallo statuto dell'Amap la possibilità di commercializzare acqua in bottiglia. “Riteniamo – affermano i consiglieri Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno - politicamente sbagliato che la maggioranza, in accordo con l'opposizione, abbia bocciato il nostro emendamento che eliminava dallo statuto di Amap la possibilità di imbottigliare e commercializzare l'acqua. In un momento in cui la città rischia il razionamento dell'acqua dai rubinetti, è un messaggio politicamente sbagliato”.
E di acqua si è discusso anche durante l’ottava edizione del World Water Forum, che si è svolta in Brasilia dal 18 al 23 marzo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua. Durante il World Water Forum, migliaia di partecipanti si riuniscono per cercare soluzioni alle sfide che tutto il mondo sta affrontando per garantire l’acqua sicura a livello universale. L’emergenza idrica è un problema reale e ampiamente diffuso: una persona su nove in tutto il mondo - pari a più di 840 milioni di persone - non ha accesso ad acqua sicura e una su tre, circa 2,3 miliardi, non ha accesso a servizi igienici.
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