Il presidente dell’Associazione nazionale testimoni di giustizia, Ignazio Cutrò, lancia un appello alla figlia minore del boss Totò Riina, Lucia, affinché convinca il padre a collaborare con la giustizia. Un appello che arriva dopo le recenti polemiche sul capomafia malato. "Questa potrebbe, a prima vista, sembrare la storia di una "Dynasty" casareccia se non fosse che ha a che fare con la storia della Sicilia e della lotta a Cosa Nostra e con le vittime della violenza mafiosa''. Soffermandosi poi sulla richiesta della figlia di Riina del bonus bebè dice: ''Lucia Riina chiede il bonus bebè e si dice pronta a rinunciare alla cittadinanza italiana perché a suo dire offesa e considerata non avente diritti dallo Stato. Lucia Riina va persino molto oltre e afferma che la storia del bonus bebè non è una notizia meritevole di attenzione della stampa specie in un Paese che ha un "milione di problemi" - dice ancora Cutrò - Veda signora Lucia Riina, in quel milione di problemi una parte considerevole la occupa suo padre che è a capo di tutte le famiglie mafiose che continuano a depredare, stuprare e insanguinare la mia Sicilia". Ed ecco l'appello: "Chieda cortesemente allora a suo padre, il boss Totò Riina, di collaborare pienamente con la magistratura, così almeno avremo meno di un milione di problemi".
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti