Dichiarazione dei consiglieri comunali di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando, Marcello Susinno:
"La politica rischia di soccombere di fronte ad una gestione degli enti pubblici sempre più amministrativa. Non è un caso che moltissimi comuni della Sicilia rischiano il fallimento. Infatti a Palermo i tagli hanno comportato una riduzione drastica dei trasferimenti statali e regionali, che in 5 anni sono passati da 500 milioni a 200 milioni di euro.
Inoltre, l'irrigidimento delle norme sui bilanci li rende sempre più 'asfittici', ridotti a fondi di accantonamento che rendono complessa la possibilità di garantire servizi efficienti. Nel caso di Palermo è un risultato importante aver salvaguardato i servizi sociali e scolastici malgrado l'esiguità dei trasferimenti che induce ad aumentare il tasso di povertà. Le criticità evidenziate sono indispensabili per spiegare le ragioni per le quali il nostro gruppo ha votato a favore di questo Bilancio di previsione 2018. Infatti vengono tutelati settori nevralgici come quello dell'assistenza specialistica per gli alunni disabili.
Questo bilancio, inoltre, rappresenta un punto di avanzamento nelle relazioni tra aziende partecipate ed Amministrazione comunale. La lotta all'evasione, infine, ha portato nelle casse del Comune circa 15 milioni di euro: una risorsa fondamentale in un momento tanto delicato."
Così Fabrizio Ferrandelli, leader del'opposizione a Palazzo delle Aquile:
“Questo bilancio ormai è una certificazione di spesa di 11 mesi di gestione e un piano di accantonamento rispetto ai disallineamenti emersi con gli scorsi bilanci".
"Abbiamo aggiustato leggermente il tiro su Reset - precisa Ferrandelli - con la proposta di emendamento in commissione Bilancio. Davvero un bilancio da morte civile! Ogni bilancio di previsione dovrebbe essere l’occasione per rilanciare e rinnovare l’idea di città; a Palermo invece è quella del ripianamento dei danni e ne mancano ancora tanti...
Abbiamo contribuito tuttavia - conclude Ferrandelli - ad imprimere una accelerazione per mettere al sicuro il processo di stabilizzazione del personale part-time".
Lo dichiara Marianna Caronia commentando il voto di oggi in Consiglio comunale:
"Non ho partecipato al voto sul bilancio "di previsione" del 2018, innanzitutto perché un documento approvato il 3 dicembre è più un consuntivo che non uno strumento di previsione e perché è evidente che Orlando sta già preparando il dissesto da fare trovare al prossimo sindaco."
"Questo documento e i tempi della sua approvazione - prosegue Caronia - dimostrano l'assenza di una vera programmazione della spesa e capacità di usare le risorse che arrivano da Stato, Regione e UE, che si ripercuote soprattutto sugli interventi per i soggetti più fragili e sui servizi ai cittadini.
Questo bilancio si può chiudere soltanto grazie ad una serie di escamotage, primo fra tutti il fatto che molte spese che dovremo sicuramente sostenere (per la scuola, per i servizi cimiteriali, per i servizi sociali) sono destinate a divenire debiti fuori bilancio.
In questi giorni abbiamo poi assistito al sostanziale svuotamento del Piano delle opere pubbliche, che ruota attorno al tram, che se sarà realizzato così come previsto, diverrà una vera iattura per i residenti e il commercio.A corredo di tutto questo ci sono poi l'imposizione di tagli pesantissimi alle partecipate, prima fra tutte l'Amat, che mette a rischio servizi ai cittadini e posti di lavoro ed un piano delle alienazioni invariato rispetto al passato, quindi destinato a non portare reali risorse."
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