Si chiude senza macchie il capitolo giudiziario relativo a Fabrizio Ferrandelli, capo dell'opposizione al Comune di Palermo, che nel 2017 era stato accusato di voto di scambio in occasione delle elezioni comunali del 2012.
Ad accusare Ferrandelli era stato il pentito Giuseppe Tantillo, ex boss di Borgo Vecchio, che in seguito al suo arresto aveva raccontato ai magistrati di aver ricevuto segretamente 7.000 euro da Ferrandelli in cambio di voti, oltre a denaro aggiuntivo per l'organizzazione, a Borgo Vecchio, del concerto del cantante neomelodico Gianni Vezzosi. Un'operazione di "persuasione al voto" di un intero quartiere che però secondo i giudici non è mai avvenuta.
Ferrandelli esprime soddisfazione per la svolta del caso, tramite i legali Nino e Sal Mormino: "Siamo sempre stati certi della sua estraneità ai fatti - dichiarano - e questa archiviazione restituisce un po' di verità a questa vicenda. Abbiamo avuto massima fiducia nella magistratura - concludono gli avvocati - e abbiamo avuto anche la fortuna di avere come interlocutori magistrati sereni che hanno valutato l'insussistenza dell'ipotesi di reato".
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