Ennesimo provvedimento giudiziario nell’ambito dell’operazione “Tiro Mancino”, che il 12 luglio scorso ha permesso di sgominare una banda di malviventi capace di importare notevoli quantità di stupefacenti dalla Calabria alla Sicilia e di rivenderla tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento.
Oltre ai 26 arresti sono stati eseguite anche numerose perquisizioni e, nel domicilio di Giuseppe Bronte, destinatario di un provvedimento di custodia cautelare, è stata trovata e sequestrata la somma in contanti di 31.855 euro, poiché ritenuta provento dell’attività criminosa.
Tale ritrovamento è servito a far scattare una dettagliata attività di verifica del patrimonio mobiliare e immobiliare del malvivente, che ha fatto emergere una sproporzione tra i redditi dichiarati da Bronte e i beni posseduti.
Le conclusioni dei poliziotti sono state condivise dal gip del Tribunale di Palermo che ha quindi disposto il sequestro di una ditta individuale, attiva nel settore della cosmesi, e di un motoveicolo, entrambi riconducibili a Bronte.
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