Oltre 100 esemplari di Carduelis carduelis (cardellino) e quattro esemplari di Emys Trinacris (testuggine palustre siciliana): ai carabinieri forestali del Nucleo Cites del Centro Anticrimine Natura di Palermo è servito un lungo lavoro di osservazione per riuscire a salvarli, nella prima mattinata di ieri domenica 5 agosto, a Ballarò. L'operazione ha portato alla denuncia di tre persone per "ricettazione e detenzione di animali in condizioni incompatibili e produttive di gravi sofferenze".
Gli esemplari sequestrati, venduti periodicamente tramite banchetti improvvisati, sono ritenuti specie particolarmente protette dalla Convenzione Internazionale di Berna del 1979, che ha ad oggetto la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa. I piccoli fringillidi sono stati rinvenuti all’interno di tre anguste gabbie, in condizioni di grave sofferenza: non solo non riuscivano a volare, ma gli era praticamente impossibile anche muoversi. Gli esemplari sono stati sottoposti a visita veterinaria dal personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria di Palermo, che ne ha attestato l’idoneità alla reimmissione in natura. Già alle 11 tutti gli esemplari erano in volo, liberati presso il Parco della Favorita di Palermo. Le tartarughe palustri invece sono state portate presso il Centro di Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza e, dopo le valutazioni dei medici veterinari che gestiscono il centro, sono state reimmesse in natura nella rete fluviale dalla quale presumibilmente provenivano.
L’intervento di ieri è solo l’ultimo di una lunga serie di interventi che ha consentito ai Carabinieri forestali, supportati dall’Arma territoriale e dalle associazioni ambientaliste – WWF, LIPU e CABS –, di assestare un duro colpo ai soggetti che specialmente in questo periodo dell’anno intensificano l’attività di bracconaggio. Appena due giorni fa, i carabinieri forestali avevano denunciato un soggetto che deteneva, all’interno di un piccolo magazzino nel Mercato della Vucciria, quattro esemplari di cardellino verosimilmente utilizzati come richiami vivi per attuare l’uccellagione.
La tutela della biodiversità, può - e deve - partire anche dall’impulso dei cittadini: in caso di acquisto di animali di qualsiasi razza e specie, è sempre opportuno rivolgersi esclusivamente a negozi specializzati, comprando esemplari "di lecita provenienza riprodotti in cattività da soggetti regolarmente prelevati in natura, nonché segnalando alle forze dell’ordine tutte quei contesti di vendita illegale o di prelievo illecito in natura", raccomandano i carabinieri. Oltre a ripristinare la biodiversità illegittimamente depauperata dai bracconieri, la reimmissione in natura degli animali a essa illecitamente strappati può costituire anche un'occasione per ricostruire gli habitat naturali, come il percorso suburbano del fiume Oreto, attualmente oggetto di interesse dell’amministrazione di Palermo e di gruppi associati di cittadini.
Fonte: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI PALERMO
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