Nessun aumento delle tasse, nessun intervento sulle pensioni ma riduzione della spesa e "sacrifici indispensabili per difendere la nostra moneta". In conferenza stampa a palazzo Chigi Silvio Berlusconi presenta insieme a Giulio Tremonti la manovra varata ieri dal Consiglio dei ministri e lo fa non mancando di sottolineare che "è stata condivisa", soprattutto dall'Europa.
"La crisi è stata provocata dalla speculazione" e ci troviamo di fronte a "una situazione senza precedenti" rimarca il Cavaliere, che non ha dubbi: "La manovra ci è stata chiesta dall'Europa e noi manterremo il nostro impegno. Difendere l'euro significa salvare il nostro Paese, la sfida è questa". Berlusconi se la prende anche con "il governo della sinistra" che ha fatto una "riforma costituzionale dissennata, che ha fatto esplodere i costi della sanità".
Secondo il premier, "la migliore ricetta contro la speculazione è la riduzione della spesa pubblica'' e parla di "un sistema irresponsabile" e della necessità di "provvedimenti equilibrati e inevitabili".
"Non abbiamo aumentato le tasse, il nostro obiettivo resta quello di ridurle" conferma Berlusconi, ricordando tra le misure adottate quelle volte a "limitare le spese della politica", ridurre il rimborso ai partiti e la "riduzione dello stipendio ai parlamentari, che verrà decisa da Senato e Camera nell'ambito della loro autonomia che noi rispettiamo".
Ma "una particolare responsabilità spetta ai dipendenti dello Stato" dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, illustrando le ragioni per cui i dipendenti pubblici sono chiamati a dare un contributo specifico nell'ambito della manovra per risanare i conti di uno Stato che "spende troppo". Il premier ha argomentato questo assunto spiegando che i dipendenti pubblici non rischiano il licenziamento, né la cassa integrazione e sono stati tenuti al riparo dalla crisi degli ultimi anni meglio dei lavoratori del settore privato.
"Tutte le pensioni sono tutelate e garantite - assicura poi - Non ci sarà nessun intervento sull'entità delle pensioni. Chiediamo solo a chi si appresta ad andare in pensione di restare un po' di più"
"Questa manovra - sottolinea - dimostra che l'Italia è in mani sicure e che c'è un governo fatto da una squadra di persone responsabili. Una squadra che ha un modo efficace di lavorare e che in ogni situazione, anche quella che impone dei sacrifici, è in grado di rispondere responsabilmente. Sono molto soddisfatto di come ci siamo comportati di fronte a questa difficile situazione".
Quanto alle tensioni del governo riportate dalla stampa, "in realtà ci ridiamo sopra ma sui giornali troviamo il contrario della realtà: con Letta e Tremonti e nel governo non c'è mai stato alcuno scontro". Il premier ha voluto ringraziare Tremonti, un uomo costretto, ha ricordato, a dire "una sfilza di no per il bene comune", e un ringraziamento lo ha rivolto anche al capo dello Stato, per il richiamo all'unità rivolto nei giorni scorsi a tutte le forze responsabili del Paese.
"Ringraziamo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la sua esortazione al senso di responsabilità - ha detto il premier - Stiamo tutti nella stessa barca, che andrà avanti e supererà questa difficile situazione. Faremo presto e bene anche stavolta".