Nelle stesse ore dell’incontro in programma al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, gli operai Blutec tornano a riunirsi in sit-in a Termini Imerese davanti ai cancelli dell'azienda ex Fiat, per chiedere risposte sul loro futuro occupazionale. Nei giorni scorsi Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ha avviato l’iter di revoca di 20 milioni di euro che erano stati stanziati per uno dei progetti proposto dalla società del gruppo Metec Stola, per la riqualificazione del polo industriale.
Dalla riapertura della fabbrica come Blutec il 2 maggio di due anni fa, solo un centinaio di lavoratori sono stati reintegrati, mentre oltre 700 sono ancora in cassaintegrazione, ormai in scadenza alla fine del 2018, senza certezze sul reintegro e quindi sul proprio futuro.
“Più di un mese fa e prima ancora che scoppiasse la rabbia degli operai di Termini Imerese e l’incubo che l’ennesimo progetto di rilancio dell’ex fabbrica del Lingotto restasse al palo - dicono il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri e la neo senatrice del M5S Antonella Campagna, che supportano gli operai nel sit-in - avevamo chiesto la convocazione di un incontro in commissione Attività produttive dell’Ars con i rappresentanti di Blutec, di Invitalia, dei sindacati e delle istituzioni. Torniamo a sollecitare la convocazione della commissione per discutere dello stato di avanzamento del progetto industriale, chiediamo trasparenza e chiarezza sui due progetti industriali. Quella ex Fiat è una vertenza che si trascina da anni; sul piatto ci sono 360 milioni di fondi pubblici, tra Stato e Regione che dovrebbero servire a rilanciare l’economia del territorio".
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