Dopo aver presentato un contestatissimo progetto di riassorbimento di 700 operai dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, Blutec finisce nel mirino di Invitalia.
Come scrive il Gds, l'agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa ha inviato a Blutec una contestazione relativa a una rendicontazione Blutec di spese per 20 milioni di euro, una quota dei finanziamenti corrisposti per la ripresa produttiva. Secondo Invitalia alcune delle spese non sarebbero contestualizzabili nei limiti progettuali concordati, mentre altre non risulterebbero in alcun modo documentate.
Nella risposta di Blutec si legge invece che il management aziendale ritiene che le spese documentate siano allineate al contesto progettuale; l'azienda inoltre assicura a Invitalia che verrà fornita anche la documentazione mancante per le spese che non risultano nella rendicontazione.
Nei giorni scorsi erano saltati gli incontri di verifica sullo stato di attuazione del progetto Blutec, e il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta aveva espresso preoccupazione per i lavoratori. Nel frattempo, Blutec sostiene di aver già messo in servizio 130 lavoratori e di essere al lavoro per il riassorbimento di altri 100 entro l'anno, fino al raggiungimento del pieno regime nel 2019.
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