PALERMO. La settimana appena trascorsa è stata una delle settimane più calde di tutta la stagione estiva, caldo che i siciliani hanno cercato di respingere in qualsiasi modo: con un tuffo al mare o rimanendo a casa con i condizionatori accesi.
E a causa proprio di questo nel corso della settimana ci sono stati vari cortocircuiti che si sono poi trasformati in incendi, come ieri a Palermo, in via Tommaso Aversa: le fiamme sono divampate da un corto circuito che è partito dal componente esterno del condizionatore e in pochi minuti si sono propagate all'interno dell'appartamento. Cinque le squadre dei vigili del fuoco che sono intervenute. Una donna è rimasta intossicata ed è stata soccorsa dai sanitari del 118. Sono intervenute anche diverse volanti di polizia per mettere in salvo i residenti. L'appartamento nello stesso piano è stato evacuato.
L'altro caso invece in via Pietro Mascagni 19, sempre a Palermo. Il condizionatore acceso per diverse ore è andato in cortocircuito è ha sprigionano tantissimo fumo che ha creato paura tra i residenti e intossicato quattro persone: tre donne e un uomo. Tre sono state trattate dai sanitari del 118, solo una è stata trasferita al Policlinico. Anche in questo caso il palazzo è stato evacuato.
E sempre un cortocircuito partito da una presa elettrica ha causato l'incendio divampato giovedì pomeriggio in uno stabile di via Boito che ha causato la morte di un pensionato, Umberto Salvo di Pietragarzilli di 82 anni. Quando il fuoco si è propagato nell'appartamento, l'anziano si è rifugiato impaurito nella camera da letto dove ha perso i sensi a causa del fumo e poi è stato raggiunto dalle fiamme che nel giro di pochi minuti hanno devastato i locali.
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