Una delegazione della Commissione parlamentare Antimafia ha svolto ieri un sopralluogo all'Ospedale Maggiore di Parma dove è ricoverato, in regime di 41 bis, il boss Totò Riina. Oggi la presidente dell'Antimafia Rosy Bindi riferirà in Commissione sull'esito del sopralluogo.
Il boss di Corleone, in carcere dal 15 gennaio '93 e condannato almeno a 19 ergastoli, è stato al centro di una polemica da quando la Cassazione si è pronunciata sul ricorso del suo difensore che aveva sostenuto che anche Riina ha diritto a una morte dignitosa.
La richiesta di Riina dovrà tornare al tribunale di sorveglianza per rivedere la questione alla luce di quanto sottolineato oggi dalla Cassazione, che ha annullato il primo provvedimento del tribunale, poiché il giudice nel motivare il diniego aveva omesso "di considerare il complessivo stato morboso del detenuto e le sue condizioni generali di scadimento fisico".
Il tribunale non aveva ritenuto che vi fosse incompatibilità tra l'infermità fisica di Riina e la detenzione in carcere, visto che le sue patologie venivano monitorate e quando necessario si era ricorso al ricovero in ospedale a Parma. Ma la Cassazione sottolinea che il giudice deve verificare e motivare "se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza ed un'afflizione di tale intensità" da andare oltre la "legittima esecuzione di una pena".
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti