La celiachia è considerata un disturbo permanente, e colpisce l'1% della popolazione, in Italia e nel mondo, eppure nonostante i numeri in crescita ancora il 70 % delle diagnosi sfugge: in Italia solo circa il 30% dei celiaci stimati è diagnosticato. Ma non solo, perché anche una volta scoperto di soffrire del disturbo, spesso le persone celiache lamentano di non trovare un solido appoggio nella gestione, da parte delle istituzioni, di tutto ciò che concerne l'erogazione di servizi volti a mantenere una qualità della vita ottimale.
La proposta presentata all'Ars da Tommaso Calderone del gruppo parlamentare di Forza Italia verte proprio in questo senso: un disegno di legge che autorizzi l'Assessorato regionale alla Salute ad aderire alla piattaforma nazionale "Nuova celachia", e a stipulare con la Regione Lombardia la convenzione per il riutilizzo del software "Celiachi@_RL" - il sistema regionale per l'erogazione dei prodotti dietetici senza glutine - permettendo quindi alla Regione Sicilia di attivare nuove convenzioni con gli esercizi commerciali accreditati, per semplificare l'erogazione dell'assistenza per i circa 15 mila cittadini celiaci e i loro familiari.
"La vigente normativa in materia di Celiachia - spiega Calderone - prevede che le persone affette dall'intolleranza permanente al glutine, previo controllo dell'Asp di appartenenza, possano ricevere un carnet di buoni cartacei con validità mensile e spendibili in un anno. L'attuale sistema di erogazione dei buoni, con ritiro degli stessi presso le sedi ASP di appartenenza, è obsoleto e spesso causa di disservizi per i pazienti. Il motivo? Il buono cartaceo non è frazionabile e pertanto deve essere speso presso un solo distributore di prodotti senza glutine, con evidenti complicazioni sia per il paziente che per l'erogatore".
Con il sistema "Celiachi@_RL", l'accreditamento dell'importo del buono mensile avviene direttamente sulla tessera sanitaria, utilizzabile in qualsiasi punto vendita accreditato che disponga l'apposita piattaforma informatica. Tradotto in termini economici, il sistema consentirebbe un risparmio economico e un contestuale miglioramento della qualità del servizio offerto ai pazienti celiaci.
"Inoltre - conclude Calderone - l'adozione di un sistema digitale sarebbe in linea con il rispetto ambientale, grazie alla riduzione dell'utilizzo dei buoni cartacei. Una maggiore concorrenza tra gli esercizi commerciali consentirebbe infine un abbassamento dei prezzi di vendita e un risparmio per le famiglie".
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