È stato condannato a 16 anni dalla Corte di Cassazione l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino.
A causa del naufragio, avvenuto il 13 gennaio 2012, persero la vita 32 persone, centinaia di morti e diversi milioni di danni. "Si chiude una pagina ma non il libro di questa vicenda tanto dolorosa per tutti", ha detto il sindaco Sergio Ortelli. Non si arrende l’avvocato di Schettino che dice "Ci sono state violazioni del diritto di difesa. Dopo le motivazioni valuterò se ricorrere alla Corte Europea. Schettino sa di essere responsabile ma non colpevole".
La nave da crociera partita da Civitavecchia doveva arrivare a Savona, ultimo porto di approdo. Non ci è mai arrivata perché quella notte nell'inchino al Giglio, l’ex comandante non avvertì la compagnia Costa della decisione di cambiare rotta, la nave urtò così gli scogli, ruotando su se stessa e con una falla di settanta metri nello scafo si è appoggiata a uno sperone di roccia piegandosi su se stessa davanti agli scogli della Gabbianara, all'Isola del Giglio.
Schettino è stato così accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo, abbandono di nave, abbandono di incapaci e omessa comunicazione all’autorità marittima.
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