Il fisco procederà alla confisca di beni 'per sproporzione' nel caso di condanna penale per evasione di imposte sui redditi e Iva. È una delle norme prevista dalla bozza del decreto fiscale collegato alla manovra. La norma punta a colpire le organizzazioni criminali che fondano la propria capacità operativa sull'abilità di accumulare, occultare e reimpiegare proventi illeciti. La confisca, che di fatto estende le norme antimafia, scatta quando il condannato non può giustificare la provenienza dei fondi accumulati.
La bozza del decreto fiscale su cui il governo sta lavorando è composta da cinquantuno articoli. Il testo è ancora in lavorazione e alcune norme sono incomplete o da valutare. Ma inizia a prendere forma. Lo compongono misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva e alle frodi fiscali, disposizioni in materia di giochi, più altre norme fiscali e non, come il rifinanziamento del fondo di garanzia per le Pmi.
Vale quasi tre miliardi in tre anni la stretta sulle compensazioni in arrivo con il decreto fiscale collegato alla manovra. Lo prevede uno dei 51 articoli della bozza del decreto fiscale collegato alla manovra. La norma modifica i presupposti per compensare crediti e debiti d’imposta prevedendo la presentazione della dichiarazione per credito sopra i 5 mila euro l’anno e comunque l’obbligo di presentare un F24 tramite i servizi telematici delle Entrate.
Il gettito previsto è di 1.084 milioni nel 2020, e 878 milioni nel 2021 e nel 2022.
Per «prevenire il gioco minorile e impedire l’esercizio abusivo del gioco con vincita in denaro, contrastare l’evasione fiscale e l’uso di pratiche illegali» arriva l’Agente sotto copertura. Lo prevede un articolo della bozza del decreto fiscale.
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