«La Sicilia si è fatta trovare impreparata nella gestione del rientro in massa dei siciliani che si trovavano nelle zone gialle o rosse per motivi di lavoro o di studio. Il governo di un’emergenza nazionale non si può affidare al buon senso dei cittadini». Lo dichiara Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del comitato pro zone franche montane in Sicilia.
«Lo scorso 3 marzo ho inviato una lettera all'assessore Razza con la quale ho chiesto di rendere obbligatoria la registrazione dei viaggiatori nei punti di accesso all'Isola. Ad oggi non mi risulta che sia stato attivato alcun percorso in tal senso.
Questo esodo incontrollato - la tracciabilità è affidata al buon senso - potrebbe mettere alla prova la tenuta del sistema sanitario regionale, nonostante gli immani sforzi di donne e uomini in burn-out da anni!
Lo Statuto Speciale della Sicilia, in particolare gli articoli 31, 32 e 33, darebbe al presidente Musumeci il potere di mitigare le conseguenze di una crisi da tanti sottovalutata. Gli operatori economici delle aree di montagna dell’isola, da anni allo stremo, non possono continuare a essere vittima di scelte inique e della mancanza di coraggio delle istituzioni siciliane».
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