La notizia che in Francia sono state trovate tracce di Covid 19 nell'acqua non potabile di Parigi ha creato allarme e ha rilanciato alcune questioni sulla diffusione e la sopravvivenza del virus, al di là della sua trasmissione aerea.
Il ministero della Salute tempo fa aveva detto che: "le pratiche di depurazione cui è sottoposta l'acqua del rubinetto sono efficaci nell'abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che ne compromettono la vitalità (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione". Meno netto, come riporta Andrea D'Orazio in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, il parere dell'Oms che, prima del caso parigino, pur ribadendo che non esistono prove che confermino la persistenza del virus nell'acqua potabile né nelle acque reflue, non escludeva questa possibilità.
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