Vladimir Putin non demorde. Dopo aver firmato il trattato per l’annessione della Crimea alla Federazione russa, il presidente moscovita ha ribadito le proprie idee in merito ad una delle questioni più scottanti del momento: “La Crimea è sempre stata parte della Russia – ha detto dinanzi al parlamento russo – non potevamo ignorare tale richiesta d’aiuto. Senza il nostro controllo sulla Crimea, in questo momento staremmo parlando di vittime. Abbiamo grande rispetto per tutte le etnie che vivono in questa regione. Hanno deciso di tornare alla loro terra e non potevamo che accogliere tale richiesta”.
Tanti gli applausi per il discorso di Putin, il quale si è anche soffermato sulla possibilità di annessione dell’Ucraina: “La Russia non vuole che si verifichi una cosa del genere. L’Ucraina non ci serve. Siamo disposti ad aiutarla, ma non ad inglobarla. È un governo di usurpatori controllato da radicali. Vogliamo essere loro amici e che sia un Paese che riesca a camminare con le proprie gambe”.
Tuttavia la posizione della Russia in ambito internazionale ha subito uno smacco. Laurent Fabius, ministro degli Esteri francesi, ha annunciato l’esclusione della stessa dal G8: “Per quel che riguarda il G8, gruppo politico di dialogo di dialogo congiunto di tutti i grandi Paesi, si è deciso, di comune accordo di escludere la Russia. Al prossimo incontro, infatti, saranno sette i Paesi”.
È arrivata subito la risposta di Putin in seguito a tale provvedimento: “Sanzioni ironiche e ridicole”.
E l’Italia? Federica Mogherini, ministro degli Esteri, ha affermato come “le dichiarazioni di Putin divarichino ancor di più la distanza tra la Russia e la comunità internazionale. I canali comunicativi si restringono. Non è un bene”.
Fonte: palermomania.it
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