A due giorni dalle dimissioni di Mario Draghi, a quattro dal nuovo appuntamento del premier al Senato, si allontana l'ipotesi di un Draghi bis, con o senza il M5s, e la legislatura appare sempre più in bilico.
Chi meglio conosce Draghi descrive la sua posizione sulle dimissioni come "inamovibile". A ben poco servirà il pressing dei partiti, a cominciare del Pd. Di certo non aiuterà lo spettacolo che va in scena in casa M5S, dove ci si interroga su un eventuale verifica di maggioranza e salgono le quotazioni del no a Draghi a prescindere. Ma al netto di tutto, per l'ex numero 1 della Bce non ci sono più le condizioni per andare avanti, perché è venuta a mancare quella ampia convergenza tra forze politiche così diverse tra loro ma chiamate ad intestarsi un governo di unità nazionale per fronteggiare l'emergenza Covid.
Fonte: Adnkronos
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