Diversi gli episodi in Italia che vedono protagonisti i disabili, e i loro disagi, causati da uno Stato che non è in grado di garantirgli i diritti di cui dovrebbe godere ogni cittadino, come ad esempio l'istruzione. Il caso più recente è quello di un bambino di 10 anni, autistico, della provincia di Chieti, che è stato “rifiutato” da tre scuole medie per l’iscrizione al prossimo anno scolastico. La madre si è rivolta in prima battuta al sindaco, Mario Pupillo, e poi ha denunciato l’accaduto alla Polizia. Intanto, il ministero dell’Istruzione, sta provvedendo a fare le opportune verifiche attraverso l’ufficio scolastico regionale per trovare il prima possibile una soluzione al problema.
Ma, purtroppo, questo non è un caso isolato, infatti, in Sicilia, è toccato ad una ragazza disabile di 18 anni di nome Eleonora, che secondo quanto racconta il padre, è costretta, ormai, da 4 mesi, a stare a casa, perché nell’istituto superiore Ugo Mursia di Carini, che ha frequentato fino a Natale, è stato sospeso il servizio di assistenza igienico-personale. Quindi, la ragazza, che si trova su una sedia a rotelle, non ha nessuno che possa accompagnarla quando deve andare in bagno.
Questo è lo Stato di diritto in cui viviamo. Uno Stato che pensa a fare tagli nella formazione o nella sanità, per poi trovarsi costretto a tappare i buchi e le falle che si creano a causa di decisioni che non tengono minimamente conto delle esigenze di un popolo sovrano.
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