Possibile successo al primo turno per Leoluca Orlando, ma l’eventuale ballottaggio con Fabrizio Ferrandelli, potrebbe avere un esito incerto.
Secondo le stime dell’Atlante politico di Demos, il sindaco uscente parte 9 punti più in basso rispetto a cinque anni fa: a circa il 38%, contro il 47% di allora. Anche la soglia per accedere direttamente a Palazzo delle Aquile, però, è stata portata dal 50 al 40%, rendendo difficile da prevedere l’esito del prossimo 11 giugno.
Nel 2012, Orlando decise di correre con il sostegno dell’Idv e di altre forze della sinistra, ottenendo addirittura il 72% al ballottaggio. Ora, tuttavia, la città si presenta spaccata a metà nel giudicare il lavoro del primo cittadino: 51% le valutazioni favorevoli, 48% quelle negative. Allo stesso modo, Orlando risulta il più criticato (54%), tra i candidati in lizza per le comunali, ma anche il più apprezzato (45%).
Del resto, le situazioni problematiche del capoluogo siciliano restano molte e molto sentite dai cittadini. La disoccupazione, innanzitutto, che quasi un intervistato su due considera un’urgenza irrisolta: prima grande criticità con cui il nuovo sindaco sarà chiamato a confrontarsi. Rimane ampia la richiesta di una città più decorosa (27%) e pulita (20%), che porta con sé la domanda di maggiore attenzione alla viabilità e alla manutenzione urbana.
Orlando, in questa occasione, è riuscito a compattare il centrosinistra, riproponendo su scala siciliana l’attuale alleanza nazionale di governo, attraverso la lista dei Democratici e popolari. Dietro di lui, Ferrandelli, sostenuto però in questo caso da una coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Udc, insieme alle civiche de I coraggiosi e Cantiere popolare. Nonostante il mancato appoggio della destra radicale di Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, che sostiene invece il giovane Ismaele La Vardera, Ferrandelli arriverebbe al 29%. E nel ballottaggio potrebbe costringere Orlando a un testa a testa: 52 a 48 (in favore di Orlando) gli equilibri registrati dal sondaggio a quindici giorni dal voto.
Possibile outsider il pentastellato Ugo Forello, poco noto ma già contestatissimo per le accuse sulla gestione dell’associazione antiracket Addiopizzo. Il candidato del M5s si ferma al 24%.
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