"L'agenda Draghi è stata un'agenda di rinvii, di problemi che dovranno essere risolti dal prossimo governo". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, ospite del Tg4. L'ex premier punge anche sulla corsa del gas e il rincaro bollette. "A marzo - dice - ebbi uno scontro molto duro a Palazzo Chigi con Draghi, quando dissi che non era il caso di puntare sul riarmo perché c'erano altre emergenze, le altre forze politiche dov'erano? Oggi scoprono che c'è un problema di caro energia?".
Di Enrico Letta "trovo incomprensibile il comportamento - afferma Conte - abbiamo lavorato, dialogato, ma poi lui ha voltato la faccia da un'altra parte e ha sposato il progetto politico di Di Maio e Calenda, rinnegando il percorso fatto insieme. Ne risponderà al suo elettorato". Il M5S, sottolinea, "sta a presidiare un intero campo che si chiama campo progressista, come l'alfiere più autentico e genuino di una proposta politica progressista per migliorare la società".
Per contrastare il rischio di speculazioni, "occorre un governo politico con un progetto serio, indirizzi economici e sociali ben precisi e sollecitare una politica economica della Bce che sia presidio dell'Europa" dice il leader del M5S.
I rischi, mette in guardia l'ex premier, "non riguardano solo l'Italia, anche la Germania è in difficoltà: la spirale recessiva riguarda tutti, ecco perché avevamo chiesto un Recovery Energy Fund". Conte rivendica di aver "scongiurato", come presidente del Consiglio, "due procedure di infrazione della Ue", dando vita "a 5 variazioni di bilancio, un passaggio necessario per preservare il nostro tessuto economico e sociale", "ho lasciato il governo con lo spread sotto quota 100, ora ha superato 200 con punte di 250".
"Io sono rimasto molto sorpreso, non ho voluto poi fare polemica, quando Draghi è uscito dall'ultimo Consiglio europeo senza un nulla di fatto sul tetto al prezzo del gas, e a domanda ha risposto 'non è negativo, c'è stato un rinvio ad ottobre'. Il bicchiere non era mezzo pieno, ma tutto vuoto per gli italiani. Non siamo riusciti ad ottenere un risultato, mentre avremmo dovuto inchiodare alla discussione gli altri colleghi europei, non accontentarci di rinvii" afferma Conte, ospite del Tg4.
L'allarme sulla corsa del gas lanciato oggi da Carlo Calenda, che ha chiesto di sospendere la campagna elettorale? "Ora rischio di arrabbiarmi, ma scusate dov'è la responsabilità? Quando lo dicevo perché ero il solo a dirlo? Calenda che faceva? Oggi si sveglia per la campagna elettorale?".
Per Conte, "abolire oggi un sistema di protezione sociale in una fase di emergenza come quella che abbiamo davanti è una follia, non andiamo a inseguire, a rincorrere gli episodi di frode, quella del reddito di cittadinanza è una riforma necessaria. E' chiaro che bisogna lavorare per migliorarla, ci scontriamo con le carenze italiane legate ai centri d'impiego. Ma questi dipendono dalle Regioni, e, parliamoci chiaro, 14-15 Regioni oggi sono in mano al centrodestra, quindi i leader di quell'area anziché attaccare il Rdc dovrebbero tirare le orecchie ai loro governatori perché i centri di impiego non li hanno fatti funzionare".
Fonte: Adnkronos
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