Tra 4 mesi si vota per l’elezione del nuovo Presidente della Regione ed il rinnovo dell’ARS e secondo un’analisi condotta dall’Istituto Demopolis se si votasse oggi in Sicilia su 4 milioni e 600 mila elettori oltre 2 milioni e mezzo di cittadini resterebbero a casa.
Pietro Vento, direttore di Demopolis, afferma “Si avverte una chiara compromissione della fiducia dei cittadini nei partiti e nelle istituzioni regionali. Una larga maggioranza dei siciliani appare convinta che la politica, anche per assenza o cattiva gestione delle risorse, non sia più in grado, oggi, di incidere sulla vita reale delle famiglie e sulle prospettive delle nuove generazioni”.
La Sicilia paga gli effetti della crisi degli ultimi anni: il 53% di chi vive nell’Isola crede sia peggiorata la situazione economica della propria famiglia rispetto a 5 anni fa.
“Il riflesso sui partiti e sulle istituzioni politiche regionali – aggiunge Pietro Vento – è evidente e si riflette in una grave disaffezione al voto: in assenza di nuovi segnali di fiducia, l’area dell’astensione rischia, il 5 novembre, di andare oltre qualunque quota fisiologica”.
Eccezione fatta per il Movimento 5 Stelle, che dovrebbe lanciare la candidatura di Giancarlo Cancelleri, degli Autonomisti e del Movimento “Diventerà Bellissima” di Nello Musumeci, le altre forze politiche sembrano fare fatica nell’identificazione del proprio candidato.
“In base alla proiezione odierna – spiega il direttore di Demopolis – con un’astensione al 55%, considerate le schede bianche e nulle, si avrebbero oggi alle Regionali appena 1 milione e 900 mila voti validi. In uno scenario con tre o quattro competitor, il prossimo Presidente della Regione potrebbe essere eletto con 600/700 mila voti: di fatto gli aventi diritto al voto di una sola provincia come Messina, poco più della metà degli elettori chiamati alle urne in provincia di Palermo. A quattro mesi dal voto del 5 novembre la partita per Palazzo d’Orleans è appena cominciata…”.
© Palermomania.it - Il giornale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti