Rabbia e indignazione per la decisione della Cassazione che ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, nell’ambito del maxiprocesso Eternit. La conseguenza immediata è che vengono annullati anche i risarcimenti per le vittime.
Proteste dai familiari delle vittime dell'amianto presenti nell'Aula magna, che hanno urlato "Vergogna, vergogna”, dopo la lettura del verdetto.
Con la sentenza della Cassazione sfuma la possibilità per i familiari delle vittime e per le comunità locali di ottenere i risarcimenti.
"La decisione della Suprema Corte conferma che il processo Eternit, nei precedenti gradi di giudizio, si è svolto in violazione dei principi del giusto processo - ha detto un portavoce del magnate svizzero commentando la sentenza -. Schmidheiny si aspetta che ora lo Stato italiano lo protegga da ulteriori processi ingiustificati e che archivi tutti i procedimenti in corso”.
Per il pm Raffaele Guariniello, “non bisogna demordere. Non è una assoluzione. Il reato c'è. E adesso possiamo aprire il capitolo degli omicidi. La Cassazione non si è pronunciata per l'assoluzione. Il reato evidentemente è stato commesso, ed è stato commesso con dolo”.
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