I vertici di Girgenti acque, la società che gestisce gli impianti idrici sul territorio provinciale, al processo che inizierà il 13 giugno, dovranno rispondere di truffa aggravata davanti al Tribunale di Sciacca.
Più precisamente l’indagine riguarda i canoni di depurazione caricati nelle bollette di circa 150 utenti, non serviti da alcun impianto, che secondo quanto accertato dai magistrati, avrebbero pagato negli ultimi tre anni somme e che non avrebbero dovuto pagare, per un totale di circa 50 mila euro. Le indagini hanno preso il via a seguito di alcuni esposti presentati in procura.
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