Con l'approvazione avvenuta ieri, nel tardo pomeriggio, del pacchetto sulle liberalizzazioni, vede finalmente la luce la cosiddetta “Fase Due” del Governo guidato dal Presidente del Consiglio Mario Monti. Dopo un Consiglio dei Ministri durato ben otto ore, tale era la delicatezza e la complessità degli argomenti su cui discutere e la difficoltà delle scelte da assumere, viene finalmente partorito il pacchetto sulle liberalizzazioni. Quest'ultimo avrà la forma del decreto legge e riguarda molti settori che, secondo le previsioni del Governo Monti, dovrebbero far riprendere l'economia, rilanciare il paese e sprigionare grandissime risorse per lo sviluppo dell'Italia. Quindi, dopo il termine della fase “Salva-Italia” è cominciata, con l'approvazione del pacchetto di riforme strutturali per la crescita, la cosiddetta fase “Cresci-Italia”. Lo stesso Presidente Monti, nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei Ministri, che ha approvato le misure per la crescita, ha dichiarato «L'economia italiana è stata per decenni frenata nella sua crescita economica ma anche sociale, soprattutto da tre grandi vincoli: una insufficiente concorrenza nei mercati; l'inadeguatezza delle infrastrutture e la grande complicazione delle procedure amministrative in tutti i campi». Pertanto, con l'approvazione delle misure di ieri l'esecutivo Monti intende affrontare, con un corposo pacchetto di misure, i primi due vincoli che frenerebbero l'economia italiana: cioè la «insufficiente concorrenza nei mercati» e «l'inadeguatezza delle infrastrutture». Ma, con l'approvazione del decreto di ieri non si conclude la fase di riforma del Governo Monti; infatti, la prossima settimana l'esecutivo guidato dal Professore di Varese interverrà ulteriormente mettendo mano al terzo vincolo, ossia quello relativo alla semplificazione amministrativa delle procedure. Ulteriormente, il capo del Governo Monti tiene a precisare che pur essendo le misure, recentemente approvate, dedicate alla concorrenza, tuttavia, proprio per far comprendere ai cittadini italiani che cosa comporti concretamente questo, afferma «Più concorrenza significa anche più apertura, più spazio per i giovani, meno spazio per le rendite e i privilegi, più riconoscimento per il merito». Insomma, questo è il primo tassello che il Governo dei tecnici mette sul piatto della bilancia per provare a dare una sferzata all'economia di questo paese. Ecco alcune tra le principali misure contenute nel decreto sulle liberalizzazioni;
Farmacie: il numero delle farmacie aumenterà di di 5.000 unità, passando dalle attuali 18.000 a 23.000. Sono previsti anche la possibilità di effettuare degli sconti non solo per i farmaci di fascia C, ma anche per quelli di fascia A pagati direttamente dal cliente;
Notai: per i notai è deciso che la pianta organica sia incrementata, da subito, con 500 notai in più. Ulteriormente, il 30 giugno di ogni anno, tra il 2012 e il 2014, verrà indetto un concorso per 500 posti di notaio, nonché per gli anni successivi, sempre entro il 30 giugno, sarà comunque bandito un concorso per la copertura di tutti questi posti che si renderanno disponibili;
Imprese: viene costituito “il Tribunale per le imprese”.
Avvocati: parte del tirocinio di 18 mesi necessario per sostenere l'esame da avvocato, cioè sei mesi, potrà essere svolto nelle università.
Taxi: le decisioni in materia di taxi sono state affidate all'Autorità dei Trasporti che dovrà decidere o meno, sulla base dell'analisi dei fabbisogni delle auto bianche, per comprendere se è necessario o meno aumentare il numero di taxi.
Tariffe professionali: vengono abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime e si stabilisce l'obbligo del preventivo. Tuttavia, la norma non si applica all'esercizio delle professioni reso nell'ambito del servizio sanitario nazionale o in rapporto di convenzione con lo stesso.
Fonte: redazione palermomania.it
© Palermomania.it - Il portale di Palermo a 360°
Lascia un tuo commento
Questo articolo ha ricevuto
Approfondimenti
Opinioni a confronto
Articoli più letti