Continua a destare preoccupazione l'incendio divampato ormai quasi una settimana fa all'interno della discarica di Bellolampo a Palermo.
Il sindaco Leoluca Orlando ha emanato ieri sera una nuova ordinanza a tutela della salute dei cittadini. Il Comune di Palermo vieta infatti ai commercianti la vendita di bacche, ortaggi e verdure, che provengono dai quartieri di Borgo Nuovo, Cep e Cruillas, che si trovano vicino la discarica di Bellolampo e dispone all'Arpa il monitoraggio delle acque, dei prodotti ortofrutticoli e alimenti nelle zone esposte alla ricadute di polveri sottili, ma anche il divieto la circolazione di mezzi diesel non dotati di filtro antiparticolato.
L'ordinanza prevede anche che l'Azienda sanitaria provinciale di Palermo avvii una campagna di prima verifica della concentrazione di diossina nel latte materno delle donne in fase di allettamento esposte alla combustione.
Inoltre l'Amia si dovrà occupare del lavaggio delle strade e più in generale di tutte le superfici esposte a ricaduta di polveri.
A lanciare giustamente l'allarme è stato qualche giorno il commissario straordinario dell’Arpa, Salvatore Cocina: “È chiaro che in incendi come questi si sprigiona diossina, il punto è stabilire se le quantità nell’aria sono pericolose. Ma questo si potrà sapere solo nei prossimi giorni. Dipenderà molto anche dalle condizioni atmosferiche, il vento potrebbe aiutare a disperdere la diossina. Stiamo monitorando le zone vicine alla discarica e i quartieri a rischio, come Partanna Mondello. In quella zona, infatti, a causa del vento si è diretta la colonna di fumo.”
A intervenire sulla questione è stato ieri anche il consigliere del comune di Palermo, Alberto Mangano (Idv), che ha chiesto al sindaco Orlando di rendere noti i dati dell'Arpa sull'emergenza Bellolampo. "Nonostante le dichiarazioni rassicuranti circa la possibilità di rischio inquinamento da diossina ce ne sono state nei giorni scorsi alcune che appaiono, al sottoscritto e non solo, piuttosto vaghe...".
Mangano, quindi, chiede “di valutare l’opportunità di rendere pubblici, attraverso il sito del Comune, i dati rilevati e certificati dall'Arpa."
Fonte: redazione palermomania.it
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