Avvisi di garanzia per concorso in omicidio a carico di due dipendenti dell'ospedale Umberto I di Lugo nel Ravennate, dove operava l'ex infermiera 43enne Daniela Poggiali, accusata di omicidio volontario per la morte di una paziente, Rosa Calderoni, 78 anni, avvenuta nell'aprile dello scorso anno, causata da una iniezione letale di potassio. Si tratta dell'allora primario del reparto e dell'ex caposala.
«Si tratta di una accusa di concorso colposo - spiega l'avvocato Roberto D'Errico - per non aver vigilato e non aver messo in atto tutte le condotte e le condizioni necessarie affinché il fatto non avvenisse".
Due giorni fa gli avvisi di garanzia, nell'ambito di «una inchiesta definita dai legali particolarmente complessa. Al medico e all'ex caposala i carabinieri, che hanno svolto le verifiche disposte dalla magistratura, contestano di aver omesso di adottare le misure organizzative e procedurali per impedire l'uccisione dell'anziana, che sarebbe poi stata commessa materialmente da Daniela Poggiali.
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