Restano 72 ore, altrimenti due ostaggi giapponesi in mano all’Isis verranno uccisi. La nuova minaccia, firmata dagli jihadisti dello Stato Islamico, è stata diffusa in un video in cui si sottolinea che in caso di mancato pagamento del riscatto richiesto, pari a 200 milioni di dollari, i due uomini verranno uccisi.
La cifra equivale all’ammontare di aiuti non militari promessi dal premier giapponese, Shinzo Abe, ai Paesi che combattono contro gli jihadisti dello Stato islamico.
Nelle immagini si vede un jihadista vestito di nero che brandisce un coltello e si rivolge in inglese alla telecamera. Accanto a lui, inginocchiati, i due ostaggi che indossano le classiche tute arancioni in stile Guantanamo.
Uno dei due ostaggi era già comparso in un altro video ad agosto e si era presentato come Haruna Yukawa mentre veniva interrogato con brutalità dai sequestratori. Il secondo ostaggio, Kenji Goto, è un giornalista freelance di 48 anni che realizzava documentari in Medio Oriente per conto della compagnia di produzione nipponica Independent Press.
Dopo la diffusione del video, Tokyo ha assicurato che non cederà al ricatto di terrorismo. “La linea del nostro Paese, contribuire alla lotta contro il terrorismo senza cedimenti, resta immutata”, ha riferito il portavoce dell’esecutivo, Yoshihide Suga, in una conferenza stampa a Tokyo.
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