Brucia ancora il Sud Italia, mentre il Nord è nella morsa del cattivo tempo. Un'Italia spaccata a metà, in questo inizio di agosto. Così se in Campania si sono avuti incendi, black out forzati e tre chilometri di tangenziale chiusi al traffico, Lombardia e Liguria hanno trovato al risveglio temperature diminuite e strade allagate da forti temporali, mentre a Firenze è stato necessario chiudere gli Uffizi per quasi un'ora ed un turista è stato salvato in Arno. In una estate caratterizzata dal forte caldo, la novità sono stati i nubifragi del Nord: violenti temporali si sono avuti in Lombardia. A Lissone, in provincia di Milano, a causa di un fulmine su un cavo dell'alta tensione, è stata bloccata la circolazione per quasi 3 ore. Nel bergamasco allagato un paese. Grandine e nubifragi a Firenze, dove in un'ora sono caduti 50 millimetri di pioggia. Infiltrazioni d'acqua in tre corridoi hanno portato alla chiusura al pubblico degli Uffizi per quasi un'ora.
A causa di un lieve innalzamento dell'Arno, un turista americano è scivolato in acqua, mentre si trovava su un'isoletta nelle vicinanze della spiaggetta in riva al fiume, che il comune allestisce per l'estate. L'uomo è stato soccorso da poliziotti e bagnini. Dopo un mese di assenza, è tornata la pioggia in Piemonte, nell'astigiano e nel Monferrato. A Locarno, dove si sta svolgendo il Festival del Cinema, è stata chiusa Piazza Grande e sono state sospese le proiezioni dei film in programma per questa sera. Strade allagate e treni a rilento sono i danni causati da un nubifragio in Liguria, nella provincia di La Spezia, dove sono caduti, in poche ore, più di 100 millimetri.
Una tempesta di fulmini ha inoltre provocato danni alle centrali elettriche che servono i treni con il conseguente rallentamento sulla linea tra Sestri Levante, in Liguria, e Pisa, in Toscana. Miglioreranno, invece, a partire da questa sera le condizioni meteorologiche in Valle d'Aosta, dove le forti piogge hanno causato un lieve smottamento. Una frana ha invece causato il superamento della soglia pluviometrica rilevata dai sistemi di monitoraggio, con l'attivazione delle relative procedure di sicurezza. Se il Nord è flagellato dal maltempo, al Sud non si placa l'emergenza incendi: sono 219 i roghi divampati oggi in tutta la Penisola e oltre 3.000 le chiamate al numero di emergenza del Corpo Forestale 1515. La Campania con 94 righi, e la Calabria con 85 incendi, sono le regioni che bruciano di più.
Tangenziale partenopea chiusa al traffico fino alle 16 e black out forzato in tutta la zona di Pozzuoli a causa di un incendio. Disagi e sospensione dell'energia elettrica anche a Procida e Ischia su richiesta della prefettura di Napoli e della Protezione civile. Sono 14 mila, fa sapere la società Enel, le persone interessate dalla sospensione del servizio. Ma la disattivazione dell'impianto dovrebbe essere temporanea. La lotta agli incendi ha, da oggi, un alleato in più. E' l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe che ha rivolto un monito agli incendiari: "Fermate la vostra mano, portatrice di morte. Abbandonate la strada che avete intrapreso, resta aperta davanti a voi quella del pentimento e del perdono".
Parole apprezzate dal ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. "Un intervento di così alto spessore morale - ha detto - è importante per la lotta di tutti coloro che quotidianamente combattono contro gli incendi che stanno affliggendo il nostro Paese". Il ministro ha inoltre annunciato l'arrivo di una circolare, con una nota indirizzata alle regioni: "Il rispetto dei divieti che la legge impone sui terreni percorsi dal fuoco é uno degli elementi strategici nella prevenzioni degli incendi. La legge prevede il divieto di caccia su queste aree". Sul fronte delle indagini, nessun colpo di fucile contro l'elicottero antincendio campano né sabotaggio al ponte radio di Montevergine. Sono queste le conclusioni della Prefettura di Avellino. Ieri sul velivolo sono stati scoperti 18 fori sulla benna, il contenitore dell'acqua. Ma è la normale usura che li ha provocati e non una fucilata.
E la stessa prefettura ha fatto luce su un altro episodio accaduto ieri: non ci sarebbero state manomissioni al ponte radio di Montevergine. Lo scatto dell'interruttore generale sarebbe da attribuire a una momentanea mancanza di segnale, mentre il vetro rotto sarebbe una situazione già esistente da alcuni giorni.