La riforma della Rai diventa legge con l'ok definitivo del Senato che conferma il testo licenziato dalla Camera. La riforma introduce importanti novità in materia di governance della tv pubblica: viene istituita la figura dell'Amministratore delegato, ma in un primo momento e nella fase transitoria, sarà il Direttore generale ad avere ampi poteri, tanto da essere stato definito il “Super Dg”.
Il Cda sarà più snello e non verrà più eletto dalla commissione di Vigilanza. Infine, il presidente sarà di garanzia. Resta la delega sul riassetto normativo di settore. Il ddl reca una norma sulla trasparenza dei compensi dei dirigenti, ma solo se superano il tetto dei 200 mila euro. La norma, però, non riguarderà le star.
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