I numeri dicono che il lavoro nero sulla vendemmia in Sicilia è in netto aumento. Lavoratori irregolari, sfruttati per diverse ore al giorno per una paga di pochi euro. In tre aziende agricole controllare ventuno lavoratori su 27 controllati, sono irregolari. Numeri sicuramente significativi. E due sono minorenni. Dalle 4,30 del mattino all’ora di pranzo, sotto il sole cocente di agosto. Per 30 euro al giorno.
Giovani ghanesi, gambiani, eritrei, ivoriani, tutti in fila verso i campi della vendemmia che poi daranno l’eccellenza del vino siciliano. I carabinieri del Nucleo Operativo del Gruppo tutela del lavoro hanno sorvolato in elicottero la provincia palermitana e nelle vigne hanno trovato anche diversi rumeni. Altissime anche le sanzioni elevate: un milione di euro. Solo 63 mila nel corso del blitz fra Monreale e Camporeale. E per uno degli imprenditori è scattata anche una denuncia per violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. I controlli proseguiranno, dalle vigne del Palermitano a quelle di Mazara; e poi nelle serre del Ragusano piene di pomodorini, nei terreni dell’Agrigentino famosi per le pesche. E poi ancora il triangolo nero della provincia di Catania: Biancavilla, Paternò e Palagonia.
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