“La nostra missione in Afghanistan terminerà l'anno prossimo, nel 2014, ma noi non abbiamo intenzione di lasciare solo il governo afghano". Con queste parole il premier Letta, in visita ieri alla base del contingente italiano ad Herat, ha tranquillizzato il governo afgano. Durante l'incontro con i militari italiani, al quale erano presenti 1.200 dei 3mila soldati impiegati nel Paese, Letta ha rivolto loro un ringraziamento particolare perché in questi anni hanno rappresentato l’immagine migliore dell’Italia nel mondo. “Abbiamo dato l'immagine di un Paese che mantiene i propri compiti e svolge le proprie missioni, così come faremo fino all'anno prossimo. La missione terminerà l'anno prossimo, ma non lasceremo solo il governo afghano. Porto oggi il mio ringraziamento di cuore e un tributo per i tanti caduti e loro famiglie". Sostegno dunque dell'Italia fino a fine 2014, poi l’impegno per l'assistenza e la formazione delle forze afghane anche dopo il 2014. Letta ribadisce l’importanza di sentirsi parte di un sistema in cui ognuno fa la sua parte. “Nessun paese libero può sottrarsi agli impegni di stabilizzazione per la pace. Solo con la Nato, l'Onu e l'Unione europea possiamo risolvere insieme i problemi che il terrorismo e l'assenza di pace comportano".
Dopo la visita alla base il premier italiano ha incontrato a Kabul il presidente afghano, Hamid Karzai. L'Afghanistan, ha sottolineando il presidente afghano, “accoglie con favore la presenza italiana dopo il 2014. Negli ultimi 12 anni l'Italia ci ha aiutato molto, con abnegazioone, e gli afghani hanno apprezzato il lavoro meticoloso da parte delle truppe italiane, un lavoro sensibile”. In chiusura il premier Letta ribadisce l’impegno del governo italiano a favore di quello afgano per “assicurare un futuro di progresso economico al Paese per il reciproco interesse". E congedandosi dalle truppe italiane dice: "Qui c'è l'esempio positivo dell'Italia che funziona, da qui voglio mostrare all'Italia un esempio positivo perché l'autolesionismo è il peggior difetto degli italiani".
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