Oggi, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri, convocato alle 10.00, si riunirà per approvare il tanto atteso pacchetto sulle liberalizzazioni considerate dal Governo Monti, ma non solo e soprattutto dall'Unione Europea, quali misure fondamentali per rilanciare la crescita, ingenerare un percorso di sviluppo virtuoso per il nostro paese, aumentare la competitività dei prodotti e servizi e diminuire i costi per gli utenti finali. Quest'ultima è la categoria che ne trarrebbe più vantaggi non nominali ma reali. Infatti, oltre a rendere il paese più competitivo ma anche più moderno, con le liberalizzazioni si affiancherebbe all'interesse del singolo quello della collettività, allentando la cappa delle corporazioni, delle lobby e dei potentati economici. Liberalizzazioni, questa è la strada che il Presidente del Consiglio Mario Monti, insieme al cosiddetto Governo tecnico, vuole percorrere alla massima velocità per raggiungere la destinazione finale: quella di consegnare al popolo italiano un paese moderno e non più frenato da lacci e lacciuoli e da incrostazioni di interessi vari stratificatisi nel tempo e difficili da sradicare.
Intanto, nel pomeriggio di ieri il Presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale, il Presidente Monti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà nonché il Sottosegretario del Ministero per lo Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Claudio De Vincenti. L'incontro in parola potrebbe essere letto come una comunicazione delle intenzioni dell'esecutivo, in materia di liberalizzazioni al capo dello Stato Napolitano. Nel Consiglio dei Ministri di oggi risultano inseriti tra i i provvedimenti all'ordine del giorno quelli in tema di concorrenza, semplificazione e mercato unico, ma anche interventi su notai, assicurazioni per le auto, energia, trasporti e servizi professionali. Insomma, un pacchetto corposo che messo insieme dovrebbe avere più forza per scardinare le rendite di posizioni esistenti e sprigionare diversi punti di pil percentuale spalmati in più anni. La bozza di 44 articoli che attualmente circola tra i giornalisti e nelle redazioni dei giornali, con relazione illustrativa articolo per articolo, tocca più punti e più settori, si va dall'abolizione delle tariffe minime per i professionisti con obbligo di preventivo, aumento delle licenze delle farmacie, ma anche interventi sui taxi. Tuttavia, pare che il pacchetto che verrà approvato sarà sensibilmente diverso dalla bozza circolata in questi giorni e fors'anche più morbido di quello che ci si sarebbe aspettato. Al Governo Monti spetterà dunque valutare o eventualmente limare parti del decreto sottoposto al suo esame, anche per le proteste dei rappresentanti di settore o delle categorie toccate dal provvedimento governativo. Quanto al fronte caldo dei tassisti si è svolto, nella mattinata di ieri a Palazzo Chigi un incontro tra la Presidenza del Consiglio e le rappresentanze sindacali dei tassisti. L'incontro a cui ha partecipato per il Governo, il Segretario generale Manlio Strano, e per i tassisti i rappresentanti sindacali di categoria ha visto un confronto sulle proposte di modifiche consegnate mercoledì alla Presidenza del Consiglio. A tal riguardo, il Segretario generale Strano ha assicurato che le proposte avanzate dai sindacati saranno valutate e discusse collegialmente dal Governo nel Consiglio dei Ministri di oggi.
Fonte: redazione palermomania.it
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