Imponente sequestro di beni a Palermo ai danni di Giuseppe Di Marco, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Porta Nuova. A compiere l’operazione sono stati i carabinieri e la Guardia di Finanza che hanno sequestrato beni per un valore complessivo di circa 500mila euro di proprietà dell’uomo, arrestato nell’ambito dell’operazione “Pedro” del dicembre 2012 e al momento libero.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Di Marco avrebbe messo a disposizione dell’organizzazione mafiosa il suo esercizio commerciale di via Palmerino, al cui interno avevano luogo numerose riunioni fra gli affiliati, provvedendo in prima persona a organizzare gli incontri.
Di Marco sarebbe entrato a far parte di Cosa Nostra grazie all’amicizia con Nicola Milano e la sua attività è stata anche confermata dal collaboratore di giustizia Antonino Zarcone.
La complessa attività investigativa patrimoniale, svolta attraverso minuziosi accertamenti patrimoniali sui beni ritenuti riconducibili a Di Marco, ha consentito di individuare e sequestrare un patrimonio illecitamente accumulato costituito da un appartamento a Palermo, una villa bifamiliare ad Altavilla Milicia, una quota pari a 2/34 di piscina, sempre ad Altavilla Milicia e tre rapporti bancari.
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