Altra strage di migranti nel Canale di Sicilia. Morti annegati almeno una quarantina di persone. A raccontarlo, a Save the Children, sono stati alcuni sopravvissuti, arrivati a Catania con il portacontainer Zeran.
Secondo il loro racconto, ci sarebbe stato un incidente su un gommone poco prima dell'operazione di salvataggio e in molti sarebbero caduti in acqua.
I 194 migranti sbarcati a Catania dal mercantile maltese erano su due gommoni che sono stati soccorsi in tempi diversi.
Su uno, hanno riferito sopravvissuti, c'erano 105 persone che si sono tutte salvate. Sull'altro 197, compresi cinque extracomunitari morti durante il viaggio. E sarebbe stata proprio questa imbarcazione ad avere un'incidente. «Ci sarebbe stata un'esplosione o il gommone si è sgonfiato, certo è che ha avuto problemi - riferisce Giovanna Di Benedetto di Save the Children basandosi sui racconti dei superstiti - e alcune decine di persone sarebbero cadute in mare. Secondo una prima stima, tutta verificare, si parla di oltre 40 morti».
Intanto, è arrivata a Pozzallo la Phoenix, la nave gestita in collaborazione da Medici senza frontiere e dall'organizzazione privata Moas per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare. A bordo c'erano 369 migranti, soccorsi durante la loro traversata del Mediterraneo dalla Libia all'Europa. Altre 104 persone erano state precedentemente salvate con l'aiuto dell'equipaggio della Phoenix e trasferite su una nave commerciale.
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