La vicenda sfratti torna sotto i riflettori, e stavolta con una sempre maggiore preoccupazione dell’amministrazione locale e del governo, che grida all’''emergenza sociale''.
L’occasione, la scadenza della proroga degli sfratti di fine locazione da parte dell’esecutività lo scorso 31 dicembre, e no più rinnovata. Dopo le preoccupazioni dei sindacati degli inquilini e le numerose proteste delle famiglie a rischio sfratto, tre assessori oggi chiedono al governo di rivalutare la decisione presa, una posizione che collasserà dalle 30 mila a i 50 mila nuclei familiari del Paese.
Sulla vicenda interviene anche l’Anci Sicilia con il presidente, il sindaco Leoluca Orlando: “La mancata proroga del blocco degli sfratti, in aggiunta alla mancata ripartizione del fondo per le morosità incolpevoli, rischia di determinare in Sicilia, soprattutto nelle grandi aree urbane, un’emergenza sociale di proporzioni gravissime, con migliaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria serenità e la propria condizione abitativa”.
“Occorre – continua il sindaco - invece che da parte del Governo nazionale e di quello Regionale si dia avvio ad una seria politica dell’abitare, volta alla valorizzazione del già esistente patrimonio pubblico e che tuteli le fasce più deboli della popolazione. Infine, la mancata proroga del blocco degli sfratti ha effetti particolarmente negativi anche in relazione alla situazione economico-sociale complessiva, aggravata anche dalla condizione occupazionale”.
Da parte del governo risponde il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio: “Questo governo ha messo in campo diverse misure come il fondo degli affitti e morosità. Ha dato numerosi strumenti ai cittadini ma soprattutto ai sindaci per governare l'emergenza. Gli sfratti vanno valutati caso per caso”.
Dall'inizio della crisi, cinque anni fa, Roma ha registrato oltre diecimila sentenze per fine locazione: 4500 a Napoli e 4mila le sentenze di sfratto a Milano sempre tra il 2008 al 2013. Tra le famiglie colpite, quelle ritenute di fascia debole: anziani a basso reddito (reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro), presenza nel nucleo familiare, di persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, famiglie con minori a carico.
E per la Sicilia, i dati sono aggiornati al 2013: sono complessivamente 4219 gli sfratti emessi, 6992 le richieste di esecuzione e 2028 gli sfatti eseguiti.
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