Una telefonata anonima e la minaccia al giornalista che si occupa di cronaca al Giornale di Sicilia. La minaccia: "Qui parla la famiglia Lo Piccolo, vi mettiamo una bomba e vi facciamo saltare tutti in aria. Gargano (il giornalista in questione) scrive troppe minchiate”.
L’episodio è stato immediatamente segnalato alla Polizia, cui è stato anche fornito il numero di cellulare di provenienza della chiamata minatoria. A renderlo noto è stata la direzione dello stesso storico quotidiano palermitano. A parlare è stato un uomo, che ha prima fatto riferimento a un noto e apprezzato cronista di nera, Leopoldo Gargano, sostenendo che ''scrive troppe minchiate''.
«Questa direzione - si legge in una nota - non può che prendere atto dell'ennesimo episodio di tentativo di intimidazione nei confronti del Giornale di Sicilia, che nelle sue cronache quotidiane ha il solo torto di raccontare fatti e notizie con obiettività, rigore professionale e completezza di informazione, senza fare sconti a nessuno. Cosa che evidentemente spiace a molti. Leopoldo Gargano - prosegue la direzione del Gds - è cronista esperto, attento e preparato. A lui dunque non possiamo che esprimere piena vicinanza e sostegno. Non sono certo episodi come questo, peraltro l'ultimo di una lunga serie, che ci impediranno di portare avanti la nostra missione: informare con obiettività, imparzialità e affidabilità, avendo come unico elemento di riferimento la ricerca assoluta della verità».
La dichiarazione del Sindaco Leoluca Orlando: "Massima solidarietà al giornalista Leopoldo Gargano, oggetto di una intimidazione. A lui e alla redazione del Giornale di Sicilia, l'invito a proseguire nel lavoro di racconto e denuncia degli affari di chi col pizzo vuole condizionare la vita dei commercianti e dei cittadini di Palermo".
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