Niente tema di italiano letterario scritto con traccia e sviluppo. L’ultima “rivoluzione” del ministero della Pubblica Istruzione retto da Valeria Fedeli, il ministro “senza laurea”, riguarda sia gli esami di terza media che la Maturità. Il tema d’italiano potrebbe essere sostituito a breve da una sintesi ragionata degli elementi essenziali di un testo, o da una narrazione costruita a partire da elementi forniti dal docente o dall’argomentazione di una o più tesi, magari fra loro contrapposte. Secondo un articolo della Stampa di Torino, il gruppo di lavoro del ministero sarebbe già arrivato alla proposta per mandare in archivio il tema letterario d’italiano.
“Il ministero dell’Istruzione ha presentato le nuove linee guida per la prova di italiano nell’esame di terza media; presto seguiranno indicazioni simili per la maturità. Le linee guida, che sono il frutto del lavoro di una commissione guidata da uno dei nostri migliori esperti, Luca Serianni, infrangono uno degli ultimi tabù della nostra scuola: il tema letterario, da sempre principale cimento per tutti gli studenti”, scrive il quotidiano torinese. Finora non si era mai osato tanto, anche se alla Maturità, già adesso, al classico tema sono stati affiancati testi sintetici o commenti. La linea nuova del ministero è che sia meglio imparare a sintetizzare che esporre, in maniera logica e consequenziale, l’esposizione di un testo personale.
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